Da responsabile della segreteria dell’ex ministro delle Infrastrutture Toninelli ad alto dirigente di Anas. Per i deputati di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, Marco Silvestroni, Carolina Varchi e Ylenia Lucaselli, “il governo deve fare chiarezza sulla brillante carriera dell’ing. Massimiliano Gattoni, il quale è stato consulente del ministro che ha nominato l’amministratore delegato di Anas che ora lo ha assunto in un ruolo di vertice”. Risulta infatti che con il 4 maggio scorso l’Amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, ha nominato Massimiliano Gattoni a capo della direzione generale dell’Information and Communication Technologies, con compensi che, secondo quanto riporta la stampa, sarebbero superiori ai 250 mila euro annui. “Un incarico che appare inopportuno – evidenziano i deputati di Fratelli d’Italia – in quanto il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti esercita sull’Anas una influenza determinante e l’ing. Gattoni, dapprima come capo della Segreteria tecnica del Ministro Toninelli e, in seguito, come consigliere del vice-ministro Cancelleri, ha certamente svolto funzioni di controllo e/o di indirizzo nei confronti dell’Anas tali da viziare, de facto, la procedura di selezione”. Dal curriculum disponibile su internet si apprende che l’ing. Gattoni è stato “Senior Policy and Strategy Advisor to the Undersecretary of State and to the Deputy Minister” da ottobre 2019 a maggio 2020. Sul sito internet del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, peraltro molto lacunoso e di difficile consultazione nella sezione “Amministrazione trasparente”, non si riesce però a risalire all’attività effettivamente svolta dall’ing. Gattoni presso il Ministero nel periodo ottobre 2019- maggio 2020 in qualità di consulente politico e strategico del vice-ministro Cancelleri. Per questo i deputati Ferro, Silvestroni, Varchi e Lucaselli chiedono al ministro delle infrastrutture e dei trasporti di sapere quali attività abbia svolto l’ing. Gattoni da ottobre 2019 a maggio 2020 presso il Ministero e se corrisponde al vero che gli emolumenti previsti per l’incarico siano superiori a 250 mila euro annui.

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