“Ho aperto le case al mare e ho copiato l’ordinanza dell’Emilia-Romagna cosi’ non possono dirmi nulla perche’ non l’hanno impugnata”. Cosi’ Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, ospite di “Stasera Italia weekend” su Rete 4, in riferimento alla sua ultima ordinanza.
“Non c’e’ un problema di unita’ nazionale – ha affermato la governatrice calabrese – perche’ nella fase 1 tutti i governatori siamo stati molto ligi. Abbiamo chiesto noi linee unitarie per tutto il Paese. La fase 2 e’ diversa ed e’ diverso il livello del contagio. Perche’ chiedere uniformita’ di misure quando invece il Paese e’ profondamente diverso? Fare aprire bar o ristoranti qualche settimana in piu’ significa dare la possibilita’ di non chiudere definitivamente”.
“Molti alberghi e ristoranti – ha aggiunto Santelli – hanno paura di riaprire. E’ un problema. Non bastano i soldi di assistenza. Il rischio e’ che ci ritroveremo con disoccupati ed economia sommersa. Credo che tutti – ha evidenziato – abbiamo bisogno che ci siano i fondi. La sfida vera e’ su due punti: la sburocratizzazione e la modifica della legge appalti. O ora o mai piu’. O meglio: se non ora quando?”.
“Le linee guida – ha sottolineato la governatrice parlando delle spiagge – parlano di una distanza fra gli ombrelloni di 7-9 metri.
Vorrei che qualcuno venisse a vedere le spiagge della Calabria, con l’erosione costiera. Accorciamo la distanza della decisione perche’ molto spesso quello che sulla carta anche gli esperti dicono non si puo’ tradurre nella realta'”.  (ITALPRESS).

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