SQUILLACE – Consiglio comunale convocato stamane a Squillace per l’approvazione del bilancio di previsione. Ma saranno presenti solo i consiglieri di maggioranza. Le opposizione dicono “no” alla partecipazione e lo fanno con una lettera esposto indirizzata al Prefetto di Catanzaro, alla segretaria comunale e al presidente del consiglio comunale. Si parla di mancata adozione di misure anti Covid-19, ma anche di denuncia di gravi anomalie nelle delibere di giunta Municipale, mancata adozione del piano di sicurezza e mancata redazione del documento di valutazione dei rischi. In questo senso, i consiglieri comunali di minoranza Anna Maria Mungo, Oldani Mesoraca, Enzo Zofrea e Luca Occhionorelli chiedono un intervento del Prefetto. Nei giorni scorsi avevano chiesto la possibilità di svolgere la seduta in videoconferenza, anche perché l’amministrazione comunale aveva già in passato fatto ricorso alla videoconferenza nel corso delle sedute di giunta. «Atteso che il termine finale per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 – scrivono i consiglieri – veniva prorogato al 31 luglio 2020, il sindaco aveva tutto il tempo di emettere un nuovo decreto, immediatamente esecutivo, per estendere i criteri per lo svolgimento in videoconferenza alle sedute del consiglio comunale e consentire il ricorso al citato strumento per la data prefissata ( 9 Maggio 2020) oppure rinviarla, piuttosto che assumere l’assurda decisione di convocare fisicamente i consiglieri comunali nella apposita aula, con la previsione generica di ulteriori unità». «Il Comune di Squillace – aggiungono – è sfornito, seppure obbligatorio, del piano di salute e sicurezza sul lavoro che impone la valutazione di tutti i rischi, con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi e la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. A ciò si aggiunga la pregnante circostanza che i consiglieri di minoranza sollevavano, senza ricevere adeguati e soddisfacenti riscontri, specifiche censure in ordine a gravi vizi delle delibere di giunta, datate 11 marzo 2020, alcune propedeutiche al bilancio di previsione 2020/2022, sia sotto il profilo di legittimità che di efficacia delle stesse». I quattro consiglieri, dunque, chiedono al Prefetto un suo intervento, «che possa ripristinare, in un momento di grave emergenza democratica, quei principi di legalità, oggi profondamente disattesi, a tutela dei consiglieri comunali di minoranza, chiamati ad espletare con serietà ed efficacia il dovuto controllo della condotta amministrativa posto in essere dalla maggioranza. Soprattutto, laddove tale condotta si concretizza in soprusi, atteggiamenti autoritari e, soprattutto, in contrasto con le norme».

Carmela Commodaro

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