CATANZARO –  Le farmacie della provincia di Catanzaro, che nella fase di emergenza sanitaria hanno garantito il massimo impegno, con grandi sacrifici personali e mettendo a rischio la salute dei propri operatori per andare incontro ai bisogni della popolazione, sono stufe di essere prese in giro dalle autorità sanitarie provinciali. L’ultima “chicca” è la notizia che nel giro di poco tempo, i pannoloni per incontinenza saranno erogati direttamente dai poli sanitari. Questo dopo che per mesi le farmacie della provincia si sono dovute sostituire agli operatori degli uffici dell’ASP nel rinnovo delle pratiche perché questi stessi uffici, “per la loro sicurezza”, erano chiusi, mentre le farmacie “per la sicurezza dei pazienti” sono rimaste aperte sempre, in molti casi ampliando l’orario di lavoro, senza ricevere dall’ASP di Catanzaro nemmeno un segnale di attenzione, per lo meno per conoscere le necessità in questo periodo di difficoltà e paura (Circolare Regionale prot. n. 105266 del 10/03/2020). E’ facile considerare i farmacisti operatori sanitari quando fa comodo. La distribuzione dei pannolini da parte dei poli sanitari dall’oggi al domani significa che le farmacie si ritroveranno con quantitativi enormi di questi ausiliin magazzino, inutilizzabili, con uno spreco enorme e un danno economico pesantissimo; aggravio dovuto anche all’abitudine ormai decennale dei ritardi nei pagamenti delle fatture da parte dell’ASP, che ormai si quantificano in 180 giorni. Non solo, ma le procedure di gara con la quale è stato individuato il fornitore dei pannoloni da distribuire nei poli sanitari sono state dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato (Sentenza Consiglio di Stato n. 1704/2020 – n. 08435/2019 Reg. Rec). Pertanto, ci troviamo di fronte ad un enorme “pasticcio”, se vogliamo usare un eufemismo, che, al di là delle implicazioni giuridiche e ai problemi di legalità, rischia di ripercuotersi negativamente sui cittadini, soprattutto i più fragili, che rischiano di restare senza i prodotti sanitari necessari. Più volte Federfarma ha scritto alla dirigenza sanitaria (nota di Federfarma Catanzaro in data 09/01/020, 04/02/2020 e 20/02/2020) affinché fosse dato un lasso di tempo sufficiente per smaltire le scorte di magazzino; mai avuto un cenno di risposta, mai avuto un minimo di considerazione. Quando però l’ASP provinciale ha avuto bisogno delle farmacie per risolvere le proprie mancanze, queste come d’incanto sono state prese in considerazione. E’ una situazione vergognosa!! “È questo il ringraziamento che la nostra autorità sanitaria vuole dare alle farmacie per il lavoro svolto in queste settimane difficilissime, in cui si sono trovate ad affrontare praticamente da sole un’emergenza sanitaria eccezionale, mai vista prima?”, denuncia Vincenzo Defilippo, Presidente di Federfarma Catanzaro. “Ci siamo dati da fare, ampliando gli orari di apertura, portando a casa farmaci e presidi sanitari alle persone in difficoltà, dando la massima disponibilità alla Parte pubblica e alla Protezione Civile a collaborare per risolvere i problemi dei cittadini. Oggi, con un colpo di mano improvviso e senza nemmeno dare il tempo alle farmacie di smaltire le scorte dei prodotti che hanno in magazzino, si cambiano le carte in tavola, per di più con procedure irregolari, spero dovute solo a incapacità e inefficienza delle strutture preposte.” “Se questo è l’atteggiamento dei nostri interlocutori istituzionali, ne prendiamo atto – conclude Defilippo – e trarremo le dovute conseguenze. Intanto il Consiglio Direttivo di Federfarma Catanzaro, riunitosi in urgenza in data 6 maggio ha deliberato che le farmacie della provincia di Catanzaro sospenderanno il servizio di erogazione degli ausili sanitari (sacche e placche per stomia, cateteri e sacche per incontinenza, polveri e paste) e, qualora, non otterrà alcuna risposta, sospenderà tutte le attività con l’ASP di Catanzaro (CUP), per veder riconosciuto il diritto a svolgere il proprio lavoro con rispetto, regole certe e, non dico a guadagnare il giusto, ma per lo meno a non rimetterci”.

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