Con  una nota il  Sindaco di Soverato   Ernesto Francesco Alecci   e il  presidente del Consiglio Comunale Francesco Matozzo   BASTA PROMESSE, E’ TEMPO DI FATTI PER PUNTO NASCITE, PERSONALE E AMPLIAMENTO LOCALI

L’approvazione in Consiglio regionale della legge che istituisce l’azienda unica ospedaliera ci induce a formulare alcune considerazioni, ancorate all’offerta sanitaria del nostro territorio e alla dura realtà che da diverse settimane stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria innescata dal Coronavirus.
Nell’atto di disegnare il futuro della sanità nell’area centrale della Regione crediamo sia necessario aprire una profonda riflessione sul ruolo che dovrà rivestire l’Ospedale di Soverato che, ricordiamo, serve un bacino di oltre 40 Comuni e 100 mila persone.
Da anni assistiamo a una crescente spoliazione di risorse economiche, logistiche e di personale. Da anni, insieme ai colleghi sindaci del territorio, ci battiamo per una piena realizzazione del diritto alla salute, attraverso la funzionalità di servizi essenziali.
Non si tratta di portare avanti una sterile battaglia campanilistica, ma di difendere un Ospedale che negli anni ha dimostrato di possedere reali eccellenze sanitarie in un territorio complesso tanto dal punto di vista orografico che per ciò che attiene mezzi e vie di comunicazione.
Oggi chiediamo alle istituzioni regionali, al presidente Santelli e al commissario Cotticelli di porre la giusta attenzione verso il sistema sanitario del Soveratese, portando a compimento tutti gli interventi programmati e finanziati sul fronte di assunzione di personale, lavori di riqualificazione e piena attivazione del punto nascite. I protocolli di attuazione alla legge regionale sull’azienda unica riconoscano ruoli e specifiche attitudini al nostro ospedale. Il Commissario Regionale Gen. Cotticelli ha dimostrato grande attenzione alle nostre richieste, adesso però abbiamo bisogno di fatti concreti. Chiediamo pertanto al commissario e al presidente Santelli di venire qui a Soverato, appena sarà possibile, per verificare di persona il valore della nostra offerta sanitaria e capire quanto sia fondamentale un’oculata politica di investimenti e di valorizzazione delle risorse.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, deve indurci a riflettere sull’importanza della sanità pubblica e di una rete di ospedali efficienti e funzionali e dunque sulla necessità di invertire la tendenza volta a sottrarre fondi e investimenti che negli ultimi decenni ha determinato l’indebolimento del servizio sanitario nazionale e regionale. Proseguiremo la nostra battaglia in tutte le sedi e ci auguriamo di ritrovarci accanto non solo i sindaci del comprensorio, ma anche consiglieri regionali e parlamentari che – a prescindere dal colore politico – siano pronti a difendere il diritto alla salute dei cittadini dell’area soveratese.
Dopo tanti anni di promesse abbiamo esaurito la pazienza, è il momento di atti concreti, noi saremo qui a vigilare in maniera forte e senza arretrare di un millimetro.

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