AMARONI – Una proposta diretta a sollecitare un intervento diretto finanziario del Comune, supplementare rispetto a quello del Governo e a quelli annunciati dalla Regione Calabria. Arturo Bova, ex consigliere regionale, già presidente della commissione regionale antindrangheta, ha avanzato una interessante proposta in vista della predisposizione del bilancio di previsione del suo comune, Amaroni. Destinare risorse immediate per l’emergenza Covid-19, da ripartire in parte in buoni spesa e in parte in aiuti agli studenti fuori sede. Una proposta subito accolta dall’amministrazione comunale amaronese, presieduta dal sindaco Gino Ruggiero. Il Comune di Amaroni, infatti, ha ritenuto di contribuire con fondi propri ai disagi economici che hanno colpito gli studenti, erogando un bonus una tantum dell’importo di 300 euro per coloro che si trovano fuori sede. Sono potenziali destinatari del bonus gli studenti italiani residenti ad Amaroni, in possesso dei seguenti requisiti: studente iscritto ad una Università Italiana, estera o frequentante altro corso di studi fuori dal territorio regionale e che, a seguito dell’ordinanza della presidente Jole Santelli, non ha fatto rientro nella propria residenza in Calabria; studente facente parte di un nucleo familiare con Isee in corso di validità non superiore ad euro 15.000,00. Le domande di partecipazione, corredate di autocertificazione dovranno essere presentate entro il 2 maggio. «La situazione di grave emergenza epidemiologica che sta coinvolgendo tutta la nazione determinata dal propagarsi del Covid-19 – specificano gli amministratori amaronesi – ci ha costretto a mutare radicalmente le nostre abitudini di vita in funzione della salvaguardia del bene primario della salute pubblica, che è un bene del singolo e di tutta la collettività, ad affrontare una situazione nuova , di assoluta incertezza e particolarmente dolorosa in termini di perdite di vite umane. Sin dall’insorgere dell’emergenza sono state adottate misure particolarmente restrittive per evitare il diffondersi del contagio, misure dettate da disposizioni sia nazionali che regionali in continuo aggiornamento, come il divieto di “uscire di casa” se non per motivi di lavoro, salute e situazioni di particolare necessità, il divieto di rientrare per coloro che, per motivi di lavoro o di studio, si trovavano fuori dal territorio regionale. In particolare l’ordinanza regionale del 22 marzo 2020 della presidente della Giunta regionale, che ha vietato ogni spostamento delle persone fisiche da e per il territorio regionale, ha di fatto impedito il rientro nelle proprie residenze dei numerosi studenti che si trovano fuori regione». La giunta municipale, pertanto, ha valutato di attuare, venendo incontro anche alla proposta di Arturo Bova, alcune iniziative sociali tra cui un sostegno economico agli studenti fuori sede che non hanno potuto far rientro al proprio domicilio, che hanno, quindi, affrontato un forte disagio economico e psicologico.

Carmela Commodaro

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