Il Segretario Ettore Allotta annuncia uno sciopero della fame fino a quando la Di Ruocco resterà a Catanzaro e dice: “Intervenga il Ministro!”. “Il questore Di Ruocco si deve dimettere immediatamente per la sua totale incapacità a gestire la questura e, soprattutto, per essere lontana anni luce dai “suoi” poliziotti”. Torna a chiedere le dimissioni immediate del Questore Amalia Di Ruocco il Segretario Provinciale del sindacato di Polizia P.n.f.d – Polizia Nuova Forza Democratica – unendosi al coro unanime di tutti i Sindacati della Polizia di Stato della provincia di Catanzaro. “Un dissenso sull’operato di questo questore che è arrivato più volte da parte di tutti i colleghi delle altre organizzazioni sindacali, tranne di qualche sparuta minoranza fortemente politicizzata per le idee “seccessioniste” da una parte oppure di quelle marxiste-leniniste dall’altra parte dei loro rispettivi vertici. Ma il coro è unanime e dice che il questore Di Ruocco si deve dimettere per aver completamente debilitato l’apparato sicurezza della provincia di Catanzaro, per questo annunciamo che dai prossimi giorni inviteremo tutti i colleghi ad attuare una sorta di “sciopero in bianco” fuori dall’orario di servizio stazionando innanzi la
Questura per affiancarsi alla mia protesta che sarà con uno sciopero della fame ad oltranza fino a quando il Ministro Lamorgese non darà priorità nella sua agenda politica alla questura di Catanzaro ed a questo pessimo questore.” Ettore Allotta, Segretario Provinciale del sindacato Polizia Nuova Forza Democratica, continua: “Non sappiamo più a chi rivolgerci per denunciare i soprusi ed i pessimi modi della Di Ruocco (atteggiamento al limite della dittatura) contro i poliziotti per questo non mi resta che attuare questa forma di protesta estrema per far arrivare nelle stanze romane il grido di disperazione di una categoria che viene presa a pesci in faccia da parte di un questore per nulla riconoscente all’immane lavoro a cui siamo chiamati tutti i giorni, per una stipendio da fame, per garantire la sicurezza dei cittadini.” Come sempre sostenuto da Allotta, i nostri poliziotti indossano la divisa come una seconda pelle e svolgono in maniera esemplare il proprio lavoro e non sarà permesso a nessuno di calpestarne la dignità.

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