SQUILLACE – È stata inaugurata ufficialmente a Squillace la nuova struttura “L’Ulivo” di Fondazione Città Solidale Onlus. Si tratta di una comunità educativa per minori con disagio psichico e disturbo del comportamento sottoposti a provvedimenti penali o amministrativi da parte dell’autorità giudiziaria. La cerimonia si è svolta nella sede della comunità, ubicata in località Gebbiola, presenti molte autorità civili e militari ed esponenti del volontariato e del terzo settore. La comunità fornisce servizi al fine di creare percorsi individualizzati per i minori disagiati, di favorire interventi integrati, grazie alla rete di collaborazione creata, di favorire azioni di formazione-istruzione ed inserimento lavorativo, di attivare strategie di rete per coinvolgere le risorse presenti sul territorio e molto altro ancora. Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, ha benedetto la sede, affermando che “L’Ulivo” già dal nome promette bene, essendo questa una pianta secolare, dai tanti significati. Il presule ha avuto parole entusiastiche nei confronti dell’attività della Fondazione Città Solidale, che gestisce ben 18 strutture sul territorio diocesano, con 235 persone ospitate, cento dipendenti e che offre un centinaio di pasti tutti i giorni ai meno abbienti. Felice per l’avvio della nuova struttura il presidente della Fondazione padre Piero Puglisi, che ha chiamato le varie istituzioni a raccolta «perché si tratta di un servizio frutto di un lavoro di oltre due anni: una casa immersa nel verde, vicina al mare, che costituisce un altro tassello per la costruzione della nostra Città Solidale». Padre Puglisi ha ringraziato tutte le autorità che hanno contribuito all’apertura della casa e soprattutto i membri del consiglio d’amministrazione della Fondazione per il lavoro gratuito che svolgono. «La casa – ha affermato – è un’opera di tutto il territorio, una risposta importante per i minori e le loro famiglie».Presente anche il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, la quale ha affermato che la Calabria esprime tante positività, come la struttura inaugurata oggi. Orgoglio espresso anche dal sindaco di Soverato Ernesto Alecci, capofila d’ambito, il quale si è soffermato sul prezioso lavoro svolto dai sindaci dell’ambito soveratese, che sono 28 e hanno avviato progetti importanti sul territorio nel settore sociale. Sulla stessa lunghezza d’onda il rappresentante dell’Unione dei comuni Versante Ionico Luigi Aloisio. Per il presidente del Tribunale dei Minori di Catanzaro Teresa Chiodo, grazie alla nuova struttura squillacese si dirà addio alla “deportazione” dei minori fuori regione, che potranno così fare in Calabria i loro percorsi educativi. Ha creduto molto in questa struttura anche la dirigente del settore “Politiche sociali” della Regione Calabria Rosalba Barone, la quale si è detta felice per l’avvio di questa importante casa d’accoglienza.

Carmela Commodaro

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