SQUILLACE – È stato un progetto che ha offerto uno sbocco sociale, culturale ed anche economico a ben dodici giovani d’età compresa tra i 18 ed i 28 anni. Una microeconomia che ha sicuramente fatto bene al territorio di Squillace. Si è concluso, infatti, il progetto di servizio civile promosso dall’associazione “Centro studi Furtura” di Squillace. In questi dodici mesi i ragazzi hanno contribuito a promuovere il territorio attraverso la valorizzazione culturale e sociale del paese tramite varie iniziative, collaborando anche in attività di gestione e supporto con l’amministrazione comunale e con tutte le associazioni che di volta in volta hanno richiesto la collaborazione. «Con i giovani del servizio civile – spiega Enzo Zofrea, referente di “Futura” Squillace – abbiamo davvero fatto molte cose insieme. Voglio ricordare il loro straordinario e impagabile impegno, nell’organizzare la Festa di Primavera e le giornate ecologiche insieme all’associazione La Rete, nella promozione e apertura dei siti storici del nostro paese. E poi i tanti eventi di carattere culturale che hanno caratterizzato un 2019 straordinario, come l’inaugurazione della prima mostra audio visiva sulla storia del Carnevale Squillacese organizzata insieme all’associazione omonima, il doposcuola in collaborazione con l’oratorio “Il sorriso di Chiara”, le mostre, i convegni sulla Shoah e sul cyberbullismo, gli incontri con gli studenti delle scuole per sensibilizzarli al riciclo dei rifiuti, la creazione del contest “Un volto per Squillace” finalizzato alla creazione di un brand per rappresentare al meglio il centro storico di Squillace, le attività social confluite nella creazione di un sito internet per la promozione delle eccellenze e delle bellezze di Squillace, l’organizzazione della prima edizione del concorso “Squillace in fiore” che si proponeva di valorizzare e abbellire il territorio, attraverso il decoro floreale di balconi e strade». È stato, dunque, un anno intenso, proficuo, movimentato, bellissimo, perché quando si liberano energie sopite e non utilizzate è sempre un bene. «L’augurio – dice Zofrea – è che questa esperienza sia stata per loro preziosa e possa contribuire al loro orientamento anche nel mondo lavorativo. Ci tengo a ringraziare questi giovani Gregorio Gentile, Piero Valeo, Lorenzo Riey, Lorenzo Cristofaro, Emanuele Mungo, Antonio Conforti, Lucia Guerrieri, Giovanna Carello, Francesca Guerrieri, Rita Rossi, Futura Paonessa e Antonio Torchia, per la disponibilità, l’impegno e la serietà con cui sono stati realizzati i progetti e ad assicurare loro il mio sostegno e la mia più sincera amicizia. Mi corre l’obbligo di ringraziare tutte quelle persone che ci hanno permesso di vivere questa esperienza: il direttore generale del Centro Studi Futura Carmelo Cortellaro. Grazie al nostro parroco don Enzo Iezzi per averci aperto le porte dell’ex convento di San Giorgio, rendendosi sempre disponibile e partecipe verso le nostre iniziative. Ma soprattutto grazie a tutte quelle persone che in questi mesi hanno collaborato con noi. Ovviamente il nostro è un arrivederci, perché il meglio deve ancora venire. Continueremo questa avventura programmando nuovi progetti e daremo nuove opportunità di lavoro anche ad altri ragazzi del nostro paese».

Carmela Commodaro

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