AMARONI – In vista delle elezioni regionali, che si potrebbero tenere a dicembre o a gennaio, il Nuovo Cdu di Amaroni ha organizzato un incontro pubblico che si è svolto nella sala consiliare del municipio. A presiederlo, il referente locale del partito Rocco Devito. Doveva essere presente anche il segretario nazionale Mario Tassone, che, però, per impegni politici a Roma non ha potuto partecipare, ma ha inviato un messaggio. «Plaudo all’iniziativa assunta – ha scritto l’ex parlamentare – che ritengo importante. Il momento di vuoto politico richiede un particolare impegno per ritrovare negli antichi valori la forza per dare seri contributi soprattutto alla nostra terra. Bisogna coinvolgere gli amici per costruire una prospettiva di crescita. Dopo anni di non politica contrassegnata dalla crisi dei partiti è necessario far leva sulle tante energie, oggi sopite, ma che ci sono. È necessario coinvolgere soprattutto il tuo territorio ricco di memorie, di impegno politico e di belle storie». Devito ha fatto una lunga esposizione, fotografando la situazione politico-sociale attuale e lanciando diverse proposte. «In tempi di estremismi, tanto a sinistra che a destra, che incantano e tengono in ostaggio l’opinione pubblica e la politica nel nostro Paese – ha affermato – il centro moderato e cattolico sembra avere perso peso e avere scarsa voglia di proporsi se non come unica valida alternativa almeno come bussola di una coalizione di energie che dei valori tradizionali non solo facciano il proprio vessillo ma concretamente agiscano perché in quei valori, che in altri tempi hanno fatto la prosperità del Paese, torni a credere e a operare la gente comune, quella che nella famiglia e nell’onesto lavoro trova la propria ragione d’essere e la capacità di realizzarsi. Il centro moderato deve tornare a farsi carico di un impegno che lo rivitalizzi e gli faccia riacquistare la capacità di attirare l’attenzione del cittadino onesto e ossequioso delle leggi verso una politica credibile, quella che persegue il bene comune e lo persegue rifuggendo dagli inciuci e dagli intrallazzi di coloro che pur di salvare prebende e poltrone a tutto sono disposti, persino a cambiare disinvoltamente idee, casacche e partito non per avere maturato diverse convinzioni ma secondo l’andazzo del momento e il proprio personale interesse. Il mio auspicio è che questo incontro maturi decisioni che lascino ben sperare nella ripresa di quei valori in cui abbiamo sempre creduto e crediamo, lontano dai quali la famiglia e la società non possono che andare alla deriva e sgretolarsi, lontano dai quali la politica non fa più l’interesse di tutti ma solo quello di pochi che nella politica vedono un mestiere lucroso, il mezzo per accrescere la propria notorietà e al tempo stesso il proprio portafogli e crepino tutti gli altri che non sono altrettanto furbi e spregiudicati. I valori sono tali perché non mutano secondo la convenienza di pochi, ma in una società civile vengono da tutti riconosciuti e accettati come mezzo di coesione e deterrente alla disonestà. Si quel male che è la mancanza di solidarietà in questi ultimi tempi purtroppo si è ammalata anche la nostra regione. Un cambiamento si impone ed è possibile in occasione della prossima tornata elettorale. Da troppo tempo il lavoro, le necessità, persino quelle primarie, delle famiglie, degli anziani e delle altre categorie che necessitano di maggior protezione, la sanità pubblica, l’agricoltura, le attività commerciali, pagano lo scotto dell’incapacità di una classe dirigente disattenta, ma attentissima al proprio personale interesse. È tempo che qualcuno si proponga di realizzare quell’inversione di tendenza che il cittadino onesto attende. La nostra bella terra di Calabria, i nostri conterranei, non meritano di rimanere nelle mani di chi specula sulla loro pazienza, promettendo forse senza neanche avere la volontà di mantenere o comunque senza averne la capacità. Noi, centristi cattolici da sempre, che nel prossimo vediamo un fratello da aiutare a concretizzare le proprie aspettative e il proprio diritto all’esistenza e ad una esistenza dignitosa, affidiamo le nostre capacità al principio di solidarietà senza distinzioni di categorie o di interessi. Non possiamo tirarci indietro né tantomeno passivamente assistere allo scempio che quotidianamente viene perpetrato ai danni della nostra terra e dei nostri concittadini. Abbiamo innanzitutto un dovere morale, quello che ci impone la nostra coscienza, di porci in gioco senza mai perdere di vista l’interesse collettivo che da troppo tempo è stato negletto o calpestato. Il Papa ci invita a sporcarci le mani. L’amore verso il prossimo in stato di necessità è un valore aggiunto che ci aiuterà a far bene e a dimostrare, a dispetto degli affaristi e degli intrallazzatori di mestiere, che amministrare bene si può quando a sorreggere l’azione si ponga davvero la cura del buon padre di famiglia e non l’interesse e la svergognata sete di guadagno personale. Auspico, a chiusura di questo mio breve intervento, che l’intesa nel praticare i buoni e onesti principi ci trovi tutti concordi nell’unire le forze sane della nostra terra di Calabria in uno sforzo sinergico che ci porti davvero a un’inversione di tendenza e a quel bene collettivo che deve essere costantemente la stella polare cui guardare quando si occupano posti di responsabilità». Ai candidati alle regionali Devito chiede che si metta al primo posto la mappa dei bisogni: emergenza lavoro per i giovani, emergenza anziani. E per Amaroni, dove si voterà nella prossima primavera per il rinnovo del consiglio comunale del sindaco, Devito chiede di inserire nel programma politico-amministrativo la realizzazione di una casa di riposo per anziani, un impegno per la salvaguardia degli affreschi e delle statue della nostra chiesa matrice, la realizzazione del laghetto collinare, la disciplina del commercio, lo sportello europeo in convenzione con la Provincia, la sistemazione di “Casa Maria”, la ricollocazione dell’ufficio postale nel centro storico, la sistemazione dei canali di irrigazione per i terreni agricoli. Nel dibattito, da parte di alcuni intervenuti si è chiesto che la politica sia più vicina ai problemi quotidiani dei cittadini, a cominciare dall’abolizione del bollo auto. Occorre, inoltre, scendere in campo per le elezioni comunali di primavera con una lista fatta di uomini nuovi e impegnati concretamente per la cittadina.
Carmela Commodaro

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