La potenza significativa ed entusiasmante della giovane orchestra under trenta ha galvanizzato, in una calda notte d’inizio estate anche l’algido Francesco De Gregori ed i tremila storici fans della Summer Arena. Il cantautore romano e sessantottino questa volta ha parlato al suo pubblico scolpendo con la voce profonda e perentoria le consuete splendide sensazioni nell’animo degli entusiasti ascoltatori. Finalmente il freno a mano ha ceduto il posto all’acceleratore in un concerto inebriante e vitale capace di far tornare giovani, riapprezzare le scelte sbagliate di chi ha preferito
Salò, senza però dimenticare di essere sempre e per sempre dalla stessa parte. Nessuno avrebbe voluto che il tempo trascorresse in quanto le note e le parole hanno solcato le stelle del cielo ed i meandri più profondi dell’animo umano. Non poteva esserci inzio migliore per l’ennesima estate soveratese immortalata dalla musica di qualità e dalla gioia dei tantissimi che, abbracciando il poeta De Gregori, hanno tributato una standing ovation anche al mai dimenticato Lucio Dalla. Insieme ad Alice, a Bufalo Bill ed alla donna cannone si è creato un circolo di emozioni che ha strappato applausi scroscianti anche a tutti coloro che ascoltavano dall’esterno, passeggiando sul lungomare fatato di Soverato. Finalmente Francesco è sceso in mezzo a quelli che hanno trascorso ore della propria vita sd ascoltarlo. È stato bellissimo, anche se magari l’uomo sarà diverso dalla star e dal cantante… Serate come questa riconciliano, almeno per una manciata di minuti con la vita, riscaldano l’inverno del nostro scontento e ci fanno ancora credere che i sogni adolescenziali possano incarnarsi nella musica, nelle parole e nei nostri cuori… insomma tanti pezzi di sentimenti che avrebbero sicuramente emozionato sia Celestino che il ragazzino Nino, figlio di un modo di intendere il calcio oggi un po’ superato. Magari una parte di noi muore ogni giorno insieme a Pablo, ma da stasera, ne sono convinto, il fanciullino che grida e ride dentro ogni essere umano, vestito come un fuochista , sarà per sempre vivo, proprio come colui con cui si è diviso pane & fumo. Maestro De Gregori, hai anche dettato il tempo al pubblico con la bacchetta in mano, avessi saputo che possiedi anche un sorriso ed una vena d’umorismo, ti avrei amato di più e da piu tempo. Grazie comunque e di cuore… Buonanotte, buonanotte Fiorellino.

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