È stato presentato il programma della sesta edizione di Felici & Conflenti, la Festa di Comunità più grande del catanzarese che dal 22 al 27 luglio animerà le comunità ai piedi del monte Reventino. Luoghi custodi di un patrimonio inestimabile di linguaggi musicali e tecniche di tradizione che l’associazione Felici & Conflenti da 7 anni si occupa di recuperare.
In cartellone musica, laboratori e stage di strumenti musicali e danze del territorio, incontri con studiosi di antropologia e etnomusicologia – con nomi di spicco come Nicola Scaldaferri, Francesco Erbani, Vito Teti e Danilo Gatto – seminari, escursioni nei siti più suggestivi delle aree interne, gastronomia locale e convivialità, nonché residenze e una mostre fotografiche, per una realtà che non vive solo una settimana ma tutto l’anno grazie a giovani ragazzi che mettono in atto pratiche di accoglienza e ripopolamento.
«Il progetto “Felici & Conflenti” nasce nel 2014 con l’intento di accrescere e diffondere la conoscenza del patrimonio coreutico-musicale del Reventino – dichiara Alessio Bressi, coordinatore del progetto – ma anche favorire la nascita di circuiti economici locali basati sulle vocazioni produttive del territorio. Una Festa di Comunità in grado di rianimare energie artistiche, culturali ed economiche agendo al tempo stesso sulle criticità che affliggono le aree interne della Calabria»
Felici & Conflenti si occupa dello studio e della trasmissione delle tradizioni musicali e coreutiche dell’area del Reventino-Savuto in particolare, e dell’intera Regione, generando al tempo stesso turismo responsabile: ogni anno questa “Festa di Comunità” registra un’importante presenza turistica proveniente da tutta Europa attratta non solo dalla musica propria di questi luoghi ma dall’ospitalità di un’intera comunità. L’associazione promotrice, costituita da un gruppo di giovani del territorio, ricercatori e musicisti, ha deciso di dare vita ad un’esperienza singolare che si concretizza in una settimana di contatto diretto con una realtà di grande fascino e bellezza. «Felici & Conflenti guarda alla musica della nostra regione non solo come fenomeno sonoro ma soprattutto come fenomeno culturale e sociale – dichiara Christian Ferlaino, uno degli organizzatori. Il nostro obbiettivo non si limita a trasmettere la musica, il canto e la danza dell’area nel rispetto delle idiosincrasie proprie di questo linguaggio – continua Ferlaino – ma puntiamo a trasmetterne le modalità performative del Reventino all’interno delle dinamiche sociali che le sono proprie»
Felici & Conflenti non è un festival vero e proprio, non ci sono palchi e concerti: tutti i partecipanti suonano e danzano (siano essi musicisti di tradizione o iscritti ai workshop) nelle strade e nelle piazze del paese, durante i banchetti e le feste. «Non abbiamo interesse che la musica dell’area diventi un oggetto di contemplazione – conclude Christian Ferlaino – ma che essa continui ad essere fenomeno vissuto e partecipato, un patrimonio in evoluzione grazie al contributo di quanti la praticano e la condividono».

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