SQUILLACE – «Nella nostra qualità di consiglieri di minoranza del Comune di Squillace, registriamo con enorme rammarico la inspiegabile volontà del sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, di non rimodulare la giunta secondo quanto stabilito dalla legge, in base alla quale “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”». Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali del gruppo “Squillace in movimento”, Anna Maria Mungo e Luca Occhionorelli. «Abbiamo preso atto – scrivono – che, non solo la composizione dell’organo è rimasta immutata, in spregio alle norme vigenti, a soli pochi minuti dal giuramento del sindaco sul rispetto della Costituzione, ma lo stesso ha pubblicato, in data 3 giugno 2019, un avviso pubblico di assoluta inconsistenza giuridica perché, anziché essere teso alla individuazione di una persona di sesso femminile da inserire nella giunta comunale, in sostituzione di uno dei tre componenti, ha pensato bene, per invalidare l’atto, di ancorare la ricercata figura femminile al possesso di una laurea in ingegneria, necessaria, secondo l’avviso, ad una eventuale, neppure certa, acquisizione di una posizione organizzativa in seno all’ufficio tecnico. Ovviamente, chiaro è il proposito del sindaco di mantenere ferma la composizione originaria della giunta, caratterizzata dalla presenza di un assessore esterno, l’ingegnere Gregorio Talotta, che già nella passata legislatura aveva assunto, la dirigenza dell’ufficio tecnico». Secondo Mungo e Occhionorelli, «è pacifico che l’avviso pubblico per come è stato strutturato, pur non avendo, per i motivi suddetti, alcuna valenza giuridica, si pone solo come un atto di irriverenza verso l’intera cittadinanza femminile di Squillace, verso le componenti femminili della sua lista, verso gli ordini degli architetti e dei geometri, esclusi incredibilmente da tale ibrido ed illegittimo avviso, perché ritenuti, in sostanza, inidonei a ricoprire una posizione organizzativa all’interno di un ufficio tecnico. Forse il sindaco, che continua a pubblicare sulla sua pagina Facebook circolari ministeriali, mal interpretate, per tentare di giustificare la palese violazione amministrativa, spera nel decorso del tempo senza che venga proposto, nei termini di legge, ricorso al Tar competente per ripristinare la legittimità dell’organo esecutivo nella sua composizione. Oppure il sindaco spera che quell’avviso, che non ha alcuna consistenza giuridica, possa essere sufficiente a bloccare la richiesta di sospensiva dei decreti di nomina degli assessori e della successiva delibera consiliare di presa d’atto delle nomine, che verrà certamente avanzata nel ricorso al Tar, invocato da numerosi cittadini e soprattutto cittadine squillacesi». «Per quanto ci riguarda – concludono i due consiglieri – abbiamo già provveduto a notiziare la Prefettura di tale grave violazione amministrativa, nonché la segretaria comunale di Squillace, alla quale, in virtù dei compiti che le affida la legge, abbiamo richiesto un sollecito intervento sul sindaco sia in relazione alla illegittima composizione della giunta comunale sia in merito al successivo avviso pubblico, privo di ogni effetto giuridico».

Carmela Commodaro

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