Il villaggio rupestre di Zungri. Gli enigmatici megaliti di Nardodipace. La Porta Magica di Piazza Vittorio, a Roma. Il Sacro Bosco di Bomarzo. Sono le ambientazioni principali del libro fantasy “Il mago di Nardodipace” di Francesco Pungitore che verrà presentato domenica 9 giugno a Soverato. L’iniziativa culturale, promossa dal progetto “Naturium”, si svolgerà alle ore 18.30 nella location turistica del Glauco Beach Club e verrà accompagnata dagli intermezzi musicali del violinista Gabriel Giannotti. Introdurrà la giornalista e scrittrice Daniela Rabia. Seguiranno gli interventi dello storico Ulderico Nisticò e dell’Alfiere della Repubblica Bernard Dika. Concluderà l’autore. L’opera segna l’esordio da romanziere del giornalista e scrittore calabrese Francesco Pungitore che, negli ultimi anni, ha pubblicato saggi a prevalente carattere storico, sociologico e filosofico. Destreggiandosi tra miti, credenze, simbolismi, suggestioni antiche e moderne, stavolta Pungitore immagina e descrive un viaggio avventuroso e ricco di colpi di scena. Protagonista del racconto è un uomo dei nostri tempi che cerca se stesso oltre il mondo del visibile, spingendosi nei regni sconosciuti dell’anima e dello spirito. In questo suo peregrinare conosce la fatalità dell’errore, la caduta, la solitudine e, soprattutto, incontra due personaggi chiave: la giovane Lila, sacerdotessa nomade che lo richiama alla gloria del suo destino, e lo stregone Hiram, suo doppio oscuro e negativo, emblema di una polarità magica diametralmente opposta alla sua. Il mago di Nardodipace lotta, esteriormente, per arginare l’ascesa delle forze del Male sulla Terra. Ma è nell’interiorità profonda che compie il suo lavoro più duro e faticoso. Un percorso di liberazione orientato alla Luce e al Bene. Con quali esiti? Un finale a sorpresa ammanta di ulteriore mistero le pagine abilmente disegnate dall’autore.

Indietro