SOVERATO – È stato siglato, nel municipio di Soverato, il protocollo d’intesa tra l’associazione “Attivamente Coinvolte” ed il Comune di Soverato, capofila dei comuni dell’ambito di piano. In particolare, la stipula della firma è stata operata dal sindaco Ernesto Alecci e dalla presidente del Centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte” Stefania Figluzzi, presente l’assessore comunale alla Politiche sociali Sara Fazzari. Soverato è capofila di 28 comuni dell’abito (Amaroni, Argusto, Badolato, Cardinale, Cenadi, Centrache, Chiaravalle C., Davoli, Gagliato, Gasperina, Girifalco, Guardavalle, Isca, Montauro, Montepaone, Olivadi, Palermiti, Petrizzi, Sant’Andrea, S. Caterina, S. Sostene, S. Vito sullo Jonio, Satriano, Squillace, Stalettì, Torre di Ruggero e Vallefiorita). Alecci ha messo a disposizione alcuni locali siti all’interno del palazzo comunale. L’associazione “Attivamente Coinvolte”, nella persona della presidente Figliuzzi, unitamente alle altre socie volontarie, specializzate e formate, è impegnata da oltre un decennio nella lotta contro la violenza sulle donne e sui minori, svolgendo attività di volontariato presso le altre sedi dislocate in alcuni comuni delle provincie di Catanzaro e Vibo Valentia, con una linea telefonica di aiuto attivo h24 (“S.O.S. Violenza 388/35.10.596). Il Centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte”, inoltre, ha creato nel corso del tempo una fitta rete a livello regionale, nazionale ed internazionale con le Ong di donne che si occupano di violenza per fare “advocacy” con loro e con le istituzioni del territorio: è socia fondatrice del coordinamento regionale dei centri antiviolenza regionale “C.A.D.I.C.”, appartiene alla rete nazionale antiviolenza “D.i.Re.” (donne in rete contro la violenza) che conta 80 centri in Italia, di cui solo due in Calabria, ed è presente al “Tavolo tecnico di lavoro regionale antiviolenza”. Con la firma del protocollo d’intesa con Soverato, sarà creato un gruppo di lavoro ed un osservatorio capace di intervenire tempestivamente per contrastare ogni forma di violenza di genere.
Carmela Commodaro

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