“Il cammino verso Tripoli” è il titolo del primo volume di narrativa di Gabriele Pedone, pubblicato dall’editore Ursini, che sarà presentato domani pomeriggio, alle ore 18,00, nella Sala don Bosco dell’Oratorio dei Salesiani di Soverato. All’incontro, unitamente all’autore, interverranno Letizia Varano, giornalista, Antonio Montuoro, presidente di “Teura” e componente dell’Accademia dei Bronzi, e don Michele Anfossi. Seguirà dibattito.
“Gabriele Pedone – sottolinea l’editore Ursini – muove il suo discorso narrativo prendendo spunto da una storia vera: la vicenda di Daddy, un giovane del Gambia che, come tanti altri suoi coetanei cerca una strada per poter vivere in maniera non superficiale e per poter dare anche ai suoi familiari un soffio di benessere. Una vicenda che però, nonostante le buone intenzioni del protagonista, tocca via via dei momenti di intensa drammaticità”. “È una vicenda stupefacente; – prosegue Ursini – un concerto dalle note dolci e mordaci, graffianti e dolorose; un pentagramma di intrecci e di ostacoli da cui, alla fine, la luce colpirà il cuore di Daddy mentre per l’amico Gibril la speranza non troverà un porto sicuro, ma rimarrà un miraggio e non arriverà mai a Crotone. Nato a Lecce, Gabriele Pedone vive a Santa Caterina sullo Jonio. Laureato in Giurisprudenza, con Master di I livello in Criminologia e stu¬di giuridici forensi. È felicemente sposato con Irene che lo sostiene in ogni sua scelta dandogli sempre preziosi consigli. Nel 2016 ha pubblicato la rac¬colta di poesie, Versi sulle orme della vita, scritte nel corso dell’adolescenza (per lo più so¬netti endecasillabi in rima) con cui ha vinto il “Premio lettera¬tura” della 1ª edizione del “Poem Academy Awards”, svol¬tosi a Napoli. Di recente ha ricevuto una targa speciale anche al premio internazionale “Alda Merini” ed è stato incluso nell’antologia “Versi per Alda”.
“La scelta di scrivere la storia di questo libro – sottolinea Pedone – è nata da una for-ma di ribellione interiore verso il fenomeno dell’immigrazione e, per questo motivo, non volendo esprimermi sulla gestione degli immigrati da parte dello Stato, ho scelto di ascoltare la storia di questi viaggi della speranza, direttamente da chi li ha compiuti”.
Insomma, una storia romanzata, raccontata da veri protagonisti che hanno affidato al mare il loro sogno di riscatto sociale.

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