Di nuovo fiamme e morte nella tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Aldo Diallo, senegalese di 25 anni, è morto nell’incendio scoppiato questa notte tra le tende e le baracche improvvisate che ospitano centinaia di migrantii occupati come braccianti nella raccolta degli agrumi. Decine di baracche sono state distrutte dalle fiamme e i migranti rimasti senza un tetto sono una settantina. E’ l’ennesima tragedia che vede come scenario il ghetto di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, dove ogni anno in migliaia accorrono per la stagione delle arance. E dove sono frequenti i roghi per la presenza di materiali di scarto come legno e plastica usati per costruire le baracche e per i bracieri accesi durante la notte per riscardarsi. All’alba un vertice con la Prefettura e le forze dell’ordine. E più che la dinamica dell’incendio, al centro della discussione l’esistenza stessa della tendopoli con l’impegno, finora non mantenuto, di smantellarla per attrezzare strutture dotate almeno dei servizi essenziali per ospitare i migranti-lavoratori.

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