L’Istituto Tecnico Tecnologico G. Malafarina ha avviato il 2019 con il nuovo progetto Erasmus+ “Let’s Use Energy Usefully” di cui è coordinatore. La mobilità ha avuto luogo nella seconda settimana di gennaio a Samsun sul Mar Nero presso il Carsamba Anadolu Kiz Imam Hatip Lisesi. Le altre scuole che tratteranno l’importante tematica delle fonti di energia rinnovabli sono l’Agrupamento de Escolas Abade de Baçal portoghese, la Profesionalna gimnazia po targovia i restorantyorstvo bulgara e la Nyíregyházi SZC Vásárhelyi Pál Építöipari és Környezetvédelmi-Vízügyi Szakgimnáziuma ungherese. La delegazione, costituita dalla coordinatrice del team Erasmus+ della scuola soveratese Savina Moniaci, affiancata dall’esperto di domotica e robotica Franco Babbo, dall’assistente tecnico Giuseppe Schiavi e dagli allievi Alessia Teti, Maria Giovanna Staglianò, Alberto Franzè, Andrea Rosanò e Gregorio Voci, ha presentato il contesto ambientale calabrese, operando un confronto con la situazione nazionale ed europea. Nell’occasione sono stati definiti un piano di azione delle attività biennali ed un manifesto di disseminazione volto a promuovere un impatto efficace del programma cofinanziato dalla Commissione Europea. In particolare il professore Babbo ha annunciato la creazione di un prodotto tangibile da presentare nel corso dell’ultimo meeting che si terrà nel marzo del 2020 a Soverato. Il progetto ambizioso, fortemente voluto dal Dirigente, prof. Domenico Servello, coinvolgerà tutti e tre i dipartimenti dell’Istituto in quanto svilupperà un sistema autonomo di irrigazione intelligente, ovvero un prototipo robotico che utilizzerà energia rinnovabile per ottimizzare il drenaggio delle piante. Un mini-rover autonomo, dotato di un minuto pannello solare che ricarica la sua batteria, fornirà acqua a richiesta ad alcune piante poste attorno ad esso. Ogni impianto avrà un sensore e un sistema di comunicazione alimentato dall’energia solare. Solo quando il grado di umidità scenderà al di sotto di una soglia concordata, un impianto, tramite il suo sensore e il sistema di telecomunicazione, informerà il robot. Il robot si sposterà verso l’impianto che ha inviato la richiesta fornendo la giusta quantità d’acqua. Una volta che il mini-rover ha completato il compito, il dispositivo raggiungerà la sua posizione iniziale, ricaricherà la batteria, riempirà la sua riserva d’acqua e si preparerà a ripartire quando necessario.
Un uso sostenibile del patrimonio culturale è stato efficacemente promosso, inoltre, da una escursione ad Amasya, al suo Museo Etnografico, al Museo delle Miniature e alle Tombe dei Re. In tale occasione si è avuta l’opportunità di aumentare la propria consapevolezza culturale, ma ancora più interessanti si sono rivelate le visite alla diga Suat Uğurlu e alla centrale di gas di Botaş. Nella sala di controllo dello snodo i partecipanti hanno avuto modo di capire le modalità operative che sottendono alla viabilità dell’oro blu proveniente da Russia, Azerbaijan, Iran, Turkmenistan e Kazakistan e le azioni di diversificazione delle forniture energetiche dell’Unione Europea.
La prossima mobilità, prevista per fine febbraio vedrà gli studenti impiegati nella trattazione delle diverse forme di energia rinnovabili e degli ostacoli che si frappongono al cosiddetto “consumo sostenibile”.

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