L’associazione culturale “Jonio-Tirreno”, nell’esprimere “solidarietà nei confronti dei 4.500 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità calabresi” giudica come “assolutamente vergognoso l’atteggiamento del Governo nazionale nei confronti dei nostri precari”. “La situazione è ormai chiara – è scritto in una nota. – Appare evidente che la soluzione che si accinge a varare la maggioranza gialloverde è il solito compromesso al ribasso tra Lega e 5 Stelle: nessuna stabilizzazione e qualche proroga annuale, ma non per tutti. Se dovesse, effettivamente, maturare questa decisione (e lo sapremo già domani con gli emendamenti in commissione Bilancio al Senato) ci troveremmo di fronte al clamoroso flop dei nostri parlamentari calabresi grillini, incapaci di difendere gli interessi della loro gente”. Secondo l’associazione culturale “si sta per svelare il grande bluff di un Governo che vuole celebrare matrimoni con i fichi secchi, ovvero promette redditi e pensioni per tutti ma poi non trova pochi milioni di euro da spendere per dare risposte a 4.500 famiglie, a 4.500 lavoratori che da oltre vent’anni tengono in piedi le pubbliche amministrazioni calabresi”. “Ancora più grave – sottolinea la nota – è l’indiscrezione in base alla quale sarebbe stata la Lega a mettersi di traverso per impedire il salvataggio di Lsu ed Lpu. E cosa hanno fatto i deputati e senatori calabresi 5 Stelle per impedirlo? Una domanda che peserà come un macigno sulla coscienza dei parlamentari di maggioranza eletti nella nostra regione, del tutto assenti nella battaglia per l’affermazione dei diritti di chi un piccolo lavoro ce l’ha ma ora rischia di perderlo per sempre”. “Questo dei precari calabresi – conclude l’associazione – è il primo, serio banco di prova che sta testando l’assoluta mancanza di concretezza di un movimento politico che predica a parole la difesa dei più deboli ma ormai razzola completamente a proprio agio nelle stanze del potere”.

Indietro