La legge che porta il nome del ministro dell’interno, impropriamente definita come legge su sicurezza e immigrazione è stata firmata dal Presidente della Repubblica. Avremmo preferito maggiore prudenza prima di dare il via ad un provvedimento che di fatto è un apartheid giuridico. Come ha giustamente ripetuto con forza la presidente nazionale dell’ANPI – “Il decreto sicurezza e immigrazione è diventato legge e con esso il diritto a perseguitare gli oppressi dalla fame e dalla guerra. E’ incredibile che sia potuto accadere, che si sia scelto di abolire la protezione umanitaria, di affossare l’integrazione e di innescare, di fatto, un caos di disuguaglianza e ingestibilità dell’immigrazione”. Al contrario di quello che vogliono far credere i signori del governo, c’è un’Italia che dice no a questa barbarie. Associazioni, tanta parte della chiesa, famiglie, sindaci, hanno deciso di mobilitarsi per impedire il compimento di questo sfregio alla Costituzione e all’umanità. Anche a Catanzaro la mobilitazione è in atto. ANPI, CGIL, LIBERA, UISP, Rete degli studenti con altre forze politiche e associazioni che si stanno aggiungendo, daranno vita Mercoledì 12, in piazza Prefettura dalle 16.30 in poi ad un sit – in per denunciare quanto sta accadendo.

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