I lavoratori afferenti al bacino degli ex Lsu/Lpu rappresentano da quasi due decenni l’asse portante del sistema delle autonomie locali. Garantiscono servizi fondamentali soprattutto nei piccoli Comuni messi in ginocchio dalla drastica riduzione dei trasferimenti erariali e quindi dal blocco del turn over. Non possiamo che esprimere vicinanza a solidarietà a quanti sono in prima fila per difendere il proprio diritto alla dignità del lavoro e al giusto riconoscimento di anni di impegno e sacrifici che possono essere ripagati solo con la stabilizzazione. Non è possibile che questi lavoratori che prima di tutto sono donne e uomini con storie personali, famiglie, problemi e aspettative che vanno rispettati, siano costretti a far conoscere il proprio dramma al Governo nazionale, sordo agli appelli e alle lettere della Regione Calabria, bloccando il traffico ferroviario della Stazione di Lamezia Terme, a costo della propria incolumità fisica. Giusta e apprezzabile l’interessamento della deputazione del Partito democratico calabrese e del presidente della Giunta regionale Oliverio. La risposta a questa drammatica situazione che rischia di avere conseguenze sociali devastanti soprattutto in Calabria, non è la promessa del reddito di cittadinanza ma la concreta attuazione delle misure già in campo per la stabilizzazione.

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