Anche questa volta l’I.T.T. “G. Malafarina” di Soverato, grazie al programma ERASMUS+, è stato presente dal 11/11/2018 al 17/11/2018 con sei partecipanti (il vicepreside Andrea Natali, la funzione Strumentale per i processi di innovazione Raffaele Micelotta, la coordinatrice del team Erasmus+ Savina Moniaci, l’esperta di statistica MariaTeresa Fusto, la funzione strumentale per il Coordinamento delle attività riferite agli alunni con Bisogni Educativi Speciali e con Disturbi Specifici di Apprendimento Mariella Battaglia ed il tecnico informatico, responsabile per la disseminazione Giuseppe Schiavi) a Borgarnes – Islanda, al corso “Sensitisation training with reference to migration, racism, discrimination, culture and diversity with strategies for teaching these issues to diverse age groups”. Il corso sulla sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione, promosso dalla InterCultural Iceland, si inserisce nell’ambito del progetto Ka101 “Bridging the Gaps”, cofinanziato dalla Commissione Europea.
In un paesaggio, dove il fascino dell’aurora boreale si unisce alle cascate di Borgarfjordur, a crateri vulcanici, alle sorgenti di acqua calda e ai geyser disseminati lungo tutto il territorio del paese, ventitré insegnanti di nazionalità diversa (tedesca, slovena, greca, italiana, belga, rumena e spagnola) hanno seguito lezioni frontali, alternati da attività di gruppo e metodologie innovative, condotte con grande professionalità dalle sociologhe Gudrun Petursdottir e Cherry Hopton
Si è discusso tanto sulle variegate forme di discriminazione e sulle varie strategie messe in atto dai vari paesi. Sono emersi diversi aspetti su cui lavorare e riflettere qualora tali situazioni si prospettino non solo nell’ambiente lavorativo, ma anche nella vita quotidiana. Tra questi si è rilevato quanto spesso gli atti razzisti siano più legati ad atteggiamenti psicologici piuttosto che sociali. Spesso non ci si documenta abbastanza sui dati territoriali e si ha una visione piuttosto superficiale dei fenomeni legati ai processi discriminatori. Di contro vengono sottovalutati gli aspetti positivi legati al fenomeno della migrazione quali la libertà di spostarsi tra paesi, i benefici e l’arricchimento attraverso la diversità, lo sviluppo intellettuale ed economico. Il razzismo non è una legge immutabile della natura ma qualcosa che abbiamo erroneamente imparato e che possiamo cambiare. “Perché il male trionfi, tutto ciò che è necessario è che le brave persone non facciano nulla” – è ciò che afferma Philomena Esse, ordinario all’Università Antiochia in Yellow Springs (USA) ed autrice di parecchi libri sul razzismo e discriminazioni, i cui contributi sono stati più volte richiamati, nell’ambito del corso. L’attribuzione di responsabilità, non solo per l’azione ma anche per l’inazione, è molto importante nell’analisi del razzismo contemporaneo. Un problema importante oggi è, appunto, l’inazione tra il gruppo dominante e la tolleranza passiva al razzismo e alla discriminazione. In questo contesto l’I.T.T. G. Malafarina si è reso più volte portavoce di iniziative e progetti portati avanti con determinazione dal Dirigente prof. Domenico Agazio Servello, da sempre attivo fautore dell’integrazione sociale e culturale.

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