CHIARAVALLE CENTRALE – “E’ già finito l’idillio tra Gregorio Tino e Pino Maida?”. Se lo chiede l’esponente del movimento “Annozero” e assessore comunale al Bilancio Claudio Foti, dopo la sortita dell’ex sindaco forzista che ha attaccato le precedenti amministrazioni comunali a guida Pd e, quindi, direttamente anche lo stesso Maida oltre che l’ex sindaco Nino Bruno. Terreno di scontro, le bollette dell’acqua che oggi stanno arrivando nelle case dei cittadini chiaravallesi. Secondo Foti “Tino si arrampica sugli specchi cercando di svincolarsi dalle sue evidenti responsabilità politiche che hanno determinato lo sfascio delle casse comunali, il dissesto dell’ente, e le relative conseguenze per tutti i contribuenti”. “Tino – continua Foti – è bravissimo nello scaricare sugli altri le sue colpevoli mancanze. Ma se adesso arrivano nelle case dei chiaravallesi le bollette del 2013, del 2014 e ancora prima quelle del 2012, chiuse nel cassetto dalla sua amministrazione, c’è poco da domandarsi. Insomma, è da quattro anni che Tino non riesce a spiegare le vere ragioni che hanno indotto la sua amministrazione a omettere l’invio dei tributi nei tempi dovuti e oggi i cittadini-contribuenti registrano l’accavallamento di ruoli vecchi e nuovi. Né valgono i suoi consueti artifici retorici, a colpi di proverbi e frasi fatte, con i quali tenta di coccolare i suoi pochi sostenitori rimasti in paese. E’ però politicamente grave, e questo va sottolineato, che Tino si scagli contro i suoi stessi compagni di banco dell’opposizione. In particolare contro Maida, con cui ha pure condiviso tanti anni di amministrazione della cosa pubblica. Oppure non ha saputo spiegare bene il suo pensiero? Ovviamente, siamo sempre disponibili a confrontarci con lui, fatti, atti e documenti alle mani, in tutte le sedi. Ma già sappiamo che declinerà l’invito. Come sempre. Come al solito”.

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