Si è tenuta, presso la Sala Promoteca del Campidoglio la consegna dei Premi Bandiera Verde CIA 2018 alla presenza del presidente nazionale di Cia Secondo Scanavino, le istituzioni locali e nazionali, le aziende agricole e gli enti virtuosi premiati nelle 16 categorie.
Vincitrice nella sezione Agri-Culture è stata la Cooperativa Nido di Seta di San Floro, nelle motivazioni che hanno portato la commissione all’assegnazione di questo premio si legge: “È la storia di tre giovanissimi ragazzi e ragazze che, con la loro cooperativa, hanno deciso dopo gli studi, di ritornare in Calabria per lanciare dal basso, con le proprie forze, nuovi modelli di sviluppo locale fondato sulle ricchezze del territorio.”
La Presidente Maria Grazia Milone aveva voluto fortemente la candidatura della “Cooperativa Nido di Seta” per il concorso-premio Bandiera Verde 2018 convinta che rispecchiasse in pieno i requisiti essenziali dello stesso: la storia, la tenacia, l’intraprendenza svolte a salvaguardia, valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole locali.
A San Floro era presente un gelseto di 3500 piante ed un museo della seta all’interno di un antico castello entrambi di proprietà comunale e completamente abbandonati, nel 2013 i ragazzi presentarono un progetto di riqualificazione dell’area per riprendere l’antica tradizione della bachicoltura e farla diventare un punto di attrazione culturale e turistico, nel 2014 riescono ad ottenerne la gestione.
Hanno voluto così riscoprire l’antica coltivazione del baco da seta, seguendo l’intero processo di produzione dalla coltivazione del gelso al tessuto pregiato e mettendo in mostra e valorizzando a livello turistico presso il “Museo della Seta di San Floro”, la tradizione tessile calabrese recuperata, dai telai storici ai costumi d’epoca. Il Museo risulta diviso in sezioni, nella prima sono conservati costumi d’epoca, damaschi catanzaresi, paramenti sacri damascati e l’archeologia industriale tessile. Un’altra sezione, invece, espone manufatti in seta greggia contemporanei, distinti per lavorazione all’uncinetto e tessuti al telaio antico a 4 licci. Una terza sezione è dedicata poi, al gelso, al baco da seta, alle fibre naturali e alle tinture naturali, con un ricco assortimento di campioni di seta colorati. Infine, nell’ultima sezione è possibile vedere da vicino i telai, antichi e non, su cui tuttora i ragazzi della “Cooperativa Nido di Seta” tessono i preziosi manufatti. Un meraviglioso intreccio tra passato, presente e futuro. Molto importante è il servizio turistico, in quanto vengono organizzati dei veri e propri tour che partono dal museo della seta, per poi passare alla visita dell’azienda che si trova in un’area di elevato interesse sotto il profilo paesaggistico e naturalistico. All’interno di questo “viaggio nella seta” i visitatori vivono tutto il processo serico, partendo dal gelseto, passando dall’allevamento del baco da seta fino ad arrivare alla trattura della seta, il processo attraverso il quale dal bozzolo si estrae il filo di seta. Nel 2018 si sono registrati 6.500 visitatori di cui il 40% di provenienza internazionale. E in questa XVI edizione c’è stata una grande novità: il Premio Bandiera Verde Gold, che è stato assegnato durante l’iniziativa proprio alla Cooperativa Nido di Seta, risultata essere quindi il “campione dei campioni” tra i premiati. Infatti, il “Museo della Seta” e la “Cooperativa Nido di Seta” che lo ha sviluppato, “rappresentano un eccellente testimonianza del legame tra agricoltura e cultura, quale elemento vincente del marketing territoriale e volano di valorizzazione delle risorse rurali”. Le congratulazioni di tutta CIA Calabria Centro a Miriam Pugliese, Domenico Vivino, Giovanna Bagnato e ai loro collaboratori.

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