“Sorveglianza oncologica e sanitaria puntuale sull’intero territorio nazionale. Un obiettivo davvero fondamentale quello che abbiamo centrato oggi, con il voto unanime del senato, al ddl di istituzione del Registro nazionale tumori. Finalmente anche l’Italia avrà a disposizione uno strumento essenziale per valutare l’efficacia dei percorsi diagnostici e terapeutici nelle neoplasie, finora affidato all’iniziativa delle singole regioni e dei singoli territori”. Questo il commento della senatrice Gelsomina Silvia Vono (M5S) sull’approvazione del provvedimento di oggi a palazzo Madama.
“Grazie alla Rete nazionale dei registri dei tumori sarà possibile fare un salto di qualità, perché si riuscirà ad ottenere e comparare a livello nazionale i dati sull’incidenza delle patologie per territorio, sulla percentuale di mortalità, sulla correlazione con i fattori ambientali. Un risultato, quest’ultimo, particolarmente utile per ottenere informazioni e studiare soluzioni, soprattutto per quei territori con forte incidenza tumorale, come ad esempio la “terra dei fuochi” in Campania, o alcune regioni con maggiore mortalità per alcuni tipi di tumori”, spiega la senatrice Vono.
“Nella rete nazionale dei registri dei tumori confluiranno, entro il 30 aprile 2019, i dati raccolti dalle singole Regioni. Questo costituirà un adempimento all’interno dei Lea – livelli essenziali di assistenza – per le amministrazioni locali. Abbiamo previsto la possibilità di accordi a titolo gratuito con università, centri di ricerca pubblici ed enti del terzo settore. Il provvedimento istituisce inoltre il referto epidemiologico, che permetterà la pubblicazione annuale, nei siti internet delle regioni, dei dati relativi al controllo sanitario della popolazione, in particolare per quanto riguarda l’incidenza e la prevalenza delle patologie che costituiscono più frequentemente causa di morte”, osserva la parlamentare pentastellata.
“Entro il 30 settembre di ogni anno il ministro della salute dovrà relazionare al parlamento sull’attuazione della legge. Una lunga battaglia di civiltà, partita da lontano con il lavoro di associazioni e istituzioni, e già recepita nei lavori della scorsa legislatura, che oggi finalmente si concretizza. Una battaglia cruciale per il miglioramento degli obiettivi di prevenzione, indagine epidemiologica, ricerca e salute generale di tutta la popolazione – conclude Silvia Vono – che come tale mi auguro riceverà altrettanto rapida e unanime approvazione anche alla camera”.

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