“Il governo dia finalmente avvio ad una seria politica di prevenzione del dissesto idrogeologico. Oggi il nostro Paese è accomunato, dal Nord, al Centro, al Sud, dal verificarsi di gravi eventi calamitosi. In Calabria nelle ultime settimane si sono registrate sette vittime. Il ministro Toninelli, che non ci ha degnato della sua presenza ma si è limitato a inviare messaggi di cordoglio, ha affermato che nel terzo millennio non si può morire per colpa dell’esondazione di un fiume. Allora bisogna essere conseguenti”. E’ quanto ha affermato il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, on. Wanda Ferro, intervenendo ieri sera in aula nella discussione sul “decreto Genova”. “Senza prevenzione si spende di più e male. Bisogna dare ai comuni, che hanno la migliore conoscenza del territorio, la possibilità di intervenire. Vorrei che questo governo ripartisse riparando agli errori del passato, da una legge che ha mortificato le Province e che ha quindi impedito la manutenzione della viabilità interna che in molte realtà è ridotta ad un colabrodo. Poi ci sono regioni che non spendono le risorse stanziate per la mitigazione del rischio idrogeologico, come la Calabria che tiene fermi oltre 300 milioni di euro e spende solo per i compensi al soggetto attuatore. E’ quindi arrivato il momento di fare sentire i cittadini sicuri e protetti. Non possiamo ritrovarci dopo ogni tragedia a discuterne come se fosse la prima, invece è l’ennesima. L’ambiente non lo abbiamo ereditato dai nostri avi, ma preso in prestito dai nostri figli. A chi ha perso i propri cari nelle tragedie causate dal maltempo non possiamo mandare solo un ipocrita messaggio di cordoglio, ma assicurare una reale azione di coraggio e di cambiamento”.

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