Catanzaro – Fango, acqua e detriti ovunque, percorrendo la strada statale 106, nell’Alto Ionio calabrese, in provincia di Catanzaro, lo scenario e’ drammatico. Non c’e’ angolo del comprensorio che non sia stato allagato dalla pioggia violenta della scorsa notte. Ovunque e’ un continuo via vai di volontari, vigili del fuoco e componenti della Protezione civile. Si scava e si spazza via il fango dai pavimenti e dalle strade. Si liberano dall’acqua scantinati, case e negozi.
“Il fiume di acqua, fango e detriti ha superato i due metri – racconta un cittadino di Botricello, uno dei comuni piu’ colpiti – vedevamo entrare tutto dalla finestra, come fossimo nel mezzo di un corso d’acqua. Abbiamo visto la morte in faccia”. In tanti si sono rimboccati le maniche e stanno liberando da soli le proprie abitazioni. “Dentro e’ tutto distrutto – racconta un anziano – la forza dell’acqua ha completamente divelto mobili e scaffali”. Anche i negozi lungo la statale 106 hanno subito danni ingenti. I commercianti sono affranti ma non rassegnati. Ad aiutare le persone ci sono anche alcuni vigili del fuoco provenienti da Benevento e Salerno, le cui colonne mobili sono state suddivise tra Botricello, sulla fascia ionica, e San Pietro Lametino, il centro del Tirreno dove sono morti Stefania Signore, il figlio Cristian di 7 anni e dove si cerca ancora l’altro figlio di 2 anni.
Anche a Cropani marina la condizione e’ drammatica. Le case popolari del rione De Gasperi sono sommerse dal fango. Qui il terrore lo ha portato il torrente Umbro. “Non e’ possibile, tutti conoscono la pericolosita’ di questo corso d’acqua, ma nessuno interviene per la manutenzione necessaria – racconta una ragazza sporca di fango – e ogni nubifragio noi ne paghiamo le conseguenze”. Il corso d’acqua del torrente Umbro e’ esondato in piu’ punti ed ovunque ha creato danni e disagi.
“Sono venti anni che non si verificavano danni come questi – racconta un uomo – ma credo che quella di stanotte sia stata la peggiore ondata di maltempo che abbia mai investito questo comprensorio. Non sara’ facile ripartire, ma dobbiamo farlo”.(AGI)

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