«L’ennesima, inaccettabile tragedia dovuta al maltempo è simbolo dell’esigenza non più differibile di interventi straordinari e strutturali affinché la Calabria sia un territorio sicuro». È quanto afferma l’on. Arturo Bova, Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta e componente della Commissione Ambiente della Regione Calabria in riferimento alla tragica morte di Stefania Signore e di suo figlio, avvenuta a causa dell’esondazione del fiume Cantagalli nel territorio di San Pietro Lametino. «Da decenni – prosegue – siamo coscienti di quante criticità presenti il territorio calabrese, da anni, sempre con maggiore frequenza, si verificano tragedie immani che lasciano sgomenti. Ma la Regione Calabria non può essere lasciata sola nella programmazione degli interventi e nel loro finanziamento, c’è bisogno di un grande piano di interventi capace di porre fine all’emergenza continua in cui viviamo. L’Italia è il settimo Paese più industrializzato al mondo, ma in Calabria, ancora oggi, una giovane madre e suo figlio muoiono per l’esondazione di un torrente: preso atto che negli anni sono stati commessi enormi errori, se non addirittura gravi reati ambientali che amplificano le conseguenze dei cambiamenti climatici in corso, non è più tempo di stracciarsi le vesti per ciò che non è stato fatto in passato, ma urge rimboccarsi le maniche e intervenire prontamente. Il Governo non può stare a guardare mentre la Calabria sprofonda».

«Alla famiglia di Stefania Signore – conclude Bova – giungano i miei più sinceri sentimenti di cordoglio e vicinanza. A loro, alla memoria della giovane mamma e di suo figlio e a tutti i calabresi che stanno vivendo ore difficili dobbiamo un impegno straordinario affinché le sempre più frequenti ondate di maltempo non si trasformino, sistematicamente, in tragedia».

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