Il 28 ottobre prossimo scadrà il secondo mandato del presidente Francesco Pungitore alla guida del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. Un termine annunciato pubblicamente dallo stesso presidente, lo scorso anno a Serra San Bruno, nel corso di una partecipata giornata di mobilitazione. E’ tempo di bilanci, dunque, per chi ha promosso l’idea del sodalizio, con gli importanti risultati ottenuti e la prospettiva di vedere finalmente realizzata la superstrada Jonio-Tirreno. Dal mese di marzo a oggi, ovvero negli ultimi sei mesi, il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” ha promosso sul tema oggetto della propria attività e/o ha partecipato attivamente a: “Due manifestazioni pubbliche a Chiaravalle Centrale (assemblea dei sindaci e convegno con l’Istituto nazionale di Urbanistica); tavoli tecnici presso la sede compartimentale Anas di Catanzaro; tavolo tecnico presso la direzione generale Anas di Roma; sopralluoghi documentati sui cantieri della superstrada per monitorare il rispetto del cronoprogramma indicato da Anas, con conseguenti indirizzi di sollecito e richieste di spiegazioni”. Ha inoltre programmato le seguenti iniziative: “In collaborazione con l’amministrazione comunale di Satriano (Cz), una conferenza dei sindaci dello jonio catanzarese per discutere la prosecuzione dei tre lotti mancanti di Trasversale, da Gagliato fino alla Statale 106; in collaborazione con l’amministrazione comunale di Capistrano (Vv), una condivisione più generale dei problemi relativi alla viabilità nel territorio vibonese, da associare al tema della Trasversale delle Serre, stilando un apposito piano d’azione con i sindaci, le associazioni e la popolazione del comprensorio interessato”. “Il Comitato – è il commento del presidente – per quanto mi riguarda resta, sul terreno delle proposte concrete ed operative, disponibile a recepire ulteriori suggerimenti migliorativi, orientati all’unico e solo obiettivo di accelerare i tempi di realizzazione della Trasversale delle Serre. Credo di lasciare una buona eredità a chi avrà ancora tempo e voglia di impegnarsi su questo territorio per dare nuove opportunità di sviluppo soprattutto alle nuove generazioni”.

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