CATANZARO –  La musica d’autore del Catanzaro Jazz Fest, il teatro classico con la compagnia di teatro Eschilo. E ancora:  una grande festa al Parco curata dalla cooperativa sociale “Arcobaleno  dei sogni”, senza dimenticare le Visioni urbane a cura della DICO e l’ultima cartolina del cabarettista Enzo Colacino. Sono questi alcuni degli appuntamenti che hanno animato la decima giornata di “Settembre al Parco 2018”, la kermesse storicizzata organizzata dalla Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno – che si avvale sostegno economico della Regione con i fondi destinati ad interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e
il rafforzamento dell’attuale offerta culturale annualità 2018 – e che continua fino a venerdì 21 settembre. Le cartoline del grande Enzo Colacino, accompagnato dal fisarmonicista Raffaele Provenzano, hanno allietato la spianata del Parco con racconti e battute dedicate a usanze, vizi e virtù dei catanzaresi. Colacino ha rivisitato, strappando applausi e risate, alcuni dei più peculiari caratteri del cittadino catanzarese con un excursus sulle differenze tra come eravamo e come siamo oggi, a partire dai giochi di una volta, per arrivare alle ricorrenze e a come queste si siano evolute a contatto con il progresso e la tecnologia.
L’anfiteatro del Parco ha ospitato l’Agamennone della compagnia teatro Eschilo, con la regia, le scene e i costumi di Nino Galea (aiuto Regia, Maria Dardano). Nell’Agamennone, dramma dell’angoscia e dell’oppressione, ha luogo l’assassinio del re di Argo ad opera della moglie Clitennestra, istigata dall’amante Egisto. Qui la regina giustifica il suo gesto con la moglie della figlia Ifinegia, che era stata precedentemente uccisa per mano di Agamennone come vittima sacrificale perché la flotta greca, bloccata in Autide dai venti contrari, e dal volere degli dei, potesse giungere a Troia. In scena nella traduzione di Pierpaolo Pasolini per l’Orestea di Eschilo: Scolta, Maria Dardano; Capo Coro Alessio Servino; Agamennone, Salvatore cannistrà; Clitemnestra, Flavia Rugiero; Cassandra Valentina Falbo; Egisto, Luciano Leuzzi, Coro degli Argivi: Patrizio Mirante, Marcello Godino, Antonella Talarico, Patrizia Rizzi, TeresaPignieri;
Serve di Corte: Maria Dardano, Filomena Dardano. La prima serata del Catanzaro Jazz Fest si apre con i Camera Soul Octet (Maria Enrica Lotesoriere voce – Pippo Lombardo tastiere – Alex Milella chitarra elettrica – Beppe Sequestro basso elettrico Fabio Delle Foglie batteria – Liviana Ferri percussioni – Gianni Binetti sax alto – Bruno Tassone sax tenore). Si tratta di un progetto originale tra il jazz, il soul ed il funk che già col primo album Words don´t speak si propone all´attenzione internazionale, tanto da essere recensito su importanti riviste americane e in UK. Il secondo album Not for ordinary people é un piccolo miracolo e realizza una permanenza di 3 mesi nella prestigiosa UK Soul Chart dove raggiunge un incredibile secondo posto alle spalle solo dei mitici Earth Wind & Fire. La definitiva consacrazione si realizza col terzo album Dress Code del 2015 che raggiunge il primo posto nella UK Soul Chart per ben tre settimane di fila, cosa mai realizzata da una band italiana. Il brano dal titolo Now, tratto dall’ultimo album, Connections, è stato inserito nella prestigiosa compilation londinese Luxury Soul 2017. Il festival prodotto dalla cooperativa Atlantide, diretto da Francesco Panaro, dedicato alla musica afro-americana, il jazz, il blues, il soul e il funky, le produzioni originali e, grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione Provinciale, propone quest’anno, la diciottesima edizione della storica rassegna calabrese, che fin dal 1997 e nelle passate diciassette edizioni, ha ospitato grandi artisti italiani, europei e internazionali, raggiungendo importanti risultati di fidelizzazione del pubblico, riconoscibilità del brand, innovazione nella comunicazione culturale, con buoni riscontri anche sulla stampa nazionale. Continua anche oggi e domani: oggi alle ore 21,30 tocca al Daria Biancardi Quartet, mentre domani al Museo Marca, Contaminazioni (Alessandro Guido, chitarra ed elettronica – Rocco Riccelli, tromba ed elettronica). Anche oggi, al Musmi dalle 18 “Dal Jazz al Rap: storia ed evoluzione della musica afroamericana” a cura di Andrea Tommaso Mellace.

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