Roma,  Sussidiarietà, valore del no profit, equilibrio tra necessità di tutelare le piccole associazioni e sostenere l’operatività degli enti più grandi, semplificazione fiscale e burocratica sono alcune delle linee entro le quali si muoverà la maggioranza di governo per varare, nei prossimi mesi, in via definitiva, una riforma così importante e delicata come quella del terzo settore. Lo ha spiegato stamattina la senatrice Gelsomina Silvia Vono (M5S), nel corso del suo intervento nell’aula del senato sullo schema di dlgs per correzioni e integrazioni al Codice del terzo settore. L’assemblea di Palazzo Madama ha dato via libera con ampia maggioranza al provvedimento di proroga della delega per la riforma. Tanto la mancanza di passaggi istituzionali fondamentali come il parere del Consiglio di stato, quanto l’esigenza di un consenso più ampio e un ascolto attento degli stakeholders per correggere le criticità segnalate dalle tantissime associazioni del terzo settore e le categorie professionali in audizione, hanno convinto la maggioranza dell’aula del senato a votare a favore della proroga di quattro mesi per varare il decreto correttivo. “E’ necessario valutare in maniera seria e approfondita, secondo il nostro modo di fare politica, le istanze arrivate degli enti – ha sottolineato Vono nel suo intervento – che hanno evidenziato molte richieste di miglioramento di una normativa molto complessa e caratterizzata da una pluralità di interessi da tenere insieme”. Tra gli obiettivi elencati dalla senatrice, la necessità di tutelare la natura no profit degli enti del terzo settore, che per obbligo primario non hanno scopo di lucro, la tutela delle piccole associazioni (dalle associazioni sportive alle realtà locali) insieme alla semplificazione dell’attività degli enti più grandi, la semplificazione fiscale e burocratica del comparto. “La riforma del Terzo settore rappresenta una grande occasione di convergenza di intelligenze e risorse, guardando alle sfide e alle opportunità del futuro e non alle posizioni consolidate in passato. Proprio in ambiti così delicati è necessario avere il tempo, seppur minimo, di coniugare le motivazioni etiche alla base dei comportamenti solidali con la dimensione economica delle azioni umane”, ha osservato Vono. “La proroga richiesta è essenziale per tutelare in modo completo il volontariato organizzato, la cooperazione sociale, l’associazionismo e le fondazioni di utilità sociale riconoscendo, con molta semplicità, che il mondo del terzo settore non può essere assoggettato a riforme calate dall’alto ma che, nel nostro compito, dobbiamo limitarci a intervenire all’unico scopo di garantirne le possibilità di sviluppo – ha concluso la senatrice pentastellata – che si traduce in crescita sociale, etica ed anche economica del nostro Paese”.

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