“Un gesto di avvicinamento agli utenti che non è giusto paghino per l’ottusità di un sistema che penalizza i Laboratori analisi”. Così Francesco Bilotta Presidente ASA Calabria e titolare dei Centri prelievo Bilotta del circuito Lifebrain, commenta la ripresa dell’accettazione degli ricette degli esenti. Un blocco che stava creando non pochi disagi agli utenti abituati ad utilizzare i centri privati accreditati. In Calabria oltre il 50 per cento del fatturato di tali centri arriva infatti dal Sistema Sanitario Regionale. La vicenda ha radici lontane. Ancora in primavera il commissario Scura aveva stabilito un tetto di spesa, un taglio di quasi il 40 per cento, risorse spostate a favore delle Case di cura per acuti. Un colpo “mortale” per i centri analisi accreditati, che aveva fatto scattare una vertenza. “In Calabria eroghiamo molto meno di quello che avviene nelle altre regioni – spiega Bilotta – La situazione precipita dopo che il commissario Scura ha emanato due decreti, i numeri 72 e 87 del 2018, del commissario ad acta per la sanita’ che fissano il tetto massimo di finanziamento per le strutture private accreditate, in particolare per le strutture ambulatoriali. Anni fa una norma nazionale introdusse il superticket, vale a dire una quota fissa a carico del cittadino non esente, in pochi casi anche per l’esente, per ciascuna richiesta/impegnativa del Servizio sanitario nazionale di esami ambulatoriali, che si aggiunge alla franchigia. Cioè il cittadino non esente paga le tariffe delle prestazioni riportate in ricetta fino ad un massimo di 45 euro (questa è la franchigia, il resto è a carico del SSN), cui si aggiunge una quota fissa, variabile a seconda della regione, che in Calabria ammonta a 11 euro. Ciò riguarda i non esenti cioè circa 1 calabrese su 3, cosa che pare sia dovuta al fatto che la Calabria è la regione più povera d’Italia”. Una situazione inaccettabile che aveva portato ad un forte scontro tra Poliambulatori e Regione, con conseguente blocco delle ricette per esenti e ricorso al Tar. Bilotta nonostante i tagli ai laboratori privati accreditati aveva deciso comunque di fornire un servizio agli esenti, offrendo loro il 40% di sconto. “Ora che il merito è stato rinviato a fine settembre con la parte politica abbiamo convenuto di superare questo blocco – sottolinea Bilotta – Siamo fiduciosi che il Tar accolga le nostre istante e nel frattempo abbiamo sbloccato la situazione a favore degli utenti. Va anche sottolineato, e non è vicenda marginale, che pur per un budget ridicolo rispetto a quello di altre regioni, non veniamo pagati dall’estate 2017 e questa situazione sta mettendo in seria difficoltà molti laboratori che hanno dato il via ai primi licenziamenti, scelta che continuerà pericolosamente se il Tar dovesse respingere le istanze dei privati.

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