La Fondazione Mediterranea per l’ingegneria costituita e partecipata totalmente dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Cosenza, esercita le funzioni di erogazione di servizi per come si evince dallo Statuto.
Lo stesso Statuto prevede all’Art. 7, in qualità di “ORGANO” della Fondazione, allo stesso modo delle altre figure necessarie per l’espletamento delle funzioni ordinarie, la nomina del revisore unico. Lo stesso, per come previsto dall’Art. 15, provvede al riscontro della gestione finanziaria, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili, esprime il suo parere mediante apposita relazione sui conti consuntivi ed effettua le verifiche periodiche di cassa. Annualmente il Revisore dei Conti riferirà, al Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, sui controlli effettuati mediante relazione scritta. Le relazioni del Revisore dei Conti devono essere trascritte sull’apposito libro debitamente vidimato inizialmente.
<<Sono stato Eletto all’unanimità in consiglio di Amministrazione della Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria – dichiara il consigliere Filice – già nel Dicembre 2017, mediante comunicazione ufficiale indirizzata al Consiglio di Amministrazione evidenziavo la necessità di provvedere all’avvio di una selezione pubblica per individuare e nominare la figura del Revisore Unico. Richiesta quest’ultima mai portata avanti, per tale motivo dopo diversi mesi nell’Aprile 2018 mi dimettevo dalla carica di Consigliere d’amministrazione evidenziando verosimilmente una condotta della Fondazione in difformità allo Statuto>>.
Il revisore unico veniva individuato in modo discrezionale e senza evidenza pubblica.
Nel verbale n. 6/2018 l’Ing. Filice mette al corrente tutti i colleghi consiglieri dell’Ordine degli Ingegneri che sin dalla data di costituzione della Fondazione Mediterranea Per L’ingegneria, il revisore unico non è mai stato nominato, e pertanto l’esercizio delle funzioni compiute si configurano verosimilmente in contrasto con lo statuto.
<<Tra l’altro – continua l’ingegnere Filice – l’art. 25 del Codice Civile recita testualmente: “L’autorità governativa esercita il controllo e la vigilanza sull’amministrazione delle fondazioni; provvede alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell’atto di fondazione non possono attuarsi; annulla, sentiti gli amministratori, con provvedimento definitivo, le deliberazioni contrarie a norme imperative, all’atto di fondazione, all’ordine pubblico o al buon costume ; può sciogliere l’amministrazione e nominare un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge. L’annullamento della deliberazione – conclude Filice – non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base ad atti compiuti in esecuzione della deliberazione medesima. Le azioni contro gli amministratori per fatti riguardanti la loro responsabilità devono essere autorizzate dall’autorità governativa e sono esercitate dal commissario straordinario, dai liquidatori o dai nuovi amministratori. Un richiamo al senso di responsabilità dei colleghi consiglieri e del presidente dell’ordine degli ingegneri Carmelo Gallo necessita una verifica sulla gestione dalla Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria relativa agli anni di gestione senza la nomina del revisore unico, prendendo doverosamente atto della situazione evidenziata, e valutando l’opportunità di fare riferimento agli Enti di verifica competenti, nel rispetto dei colleghi iscritti.

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