Egregio Ministro,
a nome dell’Associazione Ferrovie in Calabria che rappresento, Le invio questa missiva in primis per congratularmi con Lei per l’importante carica conferitale dal neo eletto Governo Conte. L’Associazione Ferrovie in Calabria, come già comunica il nome stesso, è un’associazione composta da studiosi ed appassionati di ferrovie, attiva sul territorio calabrese dal dicembre 2012, ed affonda le radici nell’ormai lontano ottobre 2006, quando nacque il blog “Ferrovie in Calabria” . Un blog, che come per l’odierna associazione, si prefiggeva l’obiettivo di diffondere la cultura del trasporto su rotaia, mettendo in risalto le purtroppo tantissime problematiche legate alla mobilità su ferro in Calabria, affiancando però alla protesta, anche la proposta e l’attivismo di sensibilizazione sul territorio e soprattutto nei confronti delle istituzioni preposte, regionali e nazionali.
La Calabria, relativamente al trasporto su ferro, ha attraversato anni molto bui: dal 2009 al 2013 abbiamo vissuto in una spirale negativa di tagli infrastrutturali (come il piano di “right sizing di RFI, che prevedeva l’eliminazione dei binari di incrocio/precedenza in molte stazioni della linea jonica), e tagli ai servizi sia a lunga percorrenza (con particolare riferimento ai collegamenti InterCity ed InterCity Notte) che Regionali. Come sempre, la linea più martoriata è stata proprio quella Jonica, a dispetto delle sue enormi potenzialità di traffico, in un territorio ormai monopolizzato dal trasporto su gomma a breve ed a lungo raggio.
Ma non vogliamo dimenticare, ovviamente, anche le linee ferroviarie a scartamento ridotto gestite da Ferrovie della Calabria s.r.l, azienda oggi totalmente di proprietà regionale: tra il 2010 ed il 2011, queste linee ferrate fondamentali per la mobilità dell’entroterra calabrese (oltre che per il turismo!), hanno subito la perdita delle tratte Taurensi (Gioia Tauro – Palmi e Gioia Tauro – Cinquefrondi), di parte della Ferrovia Silana, tra Pedace e Spezzano della Sila, oltre alla gravissima interruzione causa dissesto idrogeologico, della linea Catanzaro – Cosenza (in particolar modo le criticità insistono sul tratto Soveria Mannelli – Marzi).
Le tante battaglie, congiunte anche con altre associazioni attive sul territorio, ad alcuni buoni risultati però hanno portato: dal 2013, infatti, ripartendo praticamente da zero, le istituzioni regionali e nazionali hanno iniziato nuovamente a credere nel rilancio del trasporto su ferro in Calabria (ed in tutto il territorio nazionale, in realtà). Questa “nuova era”, ha portato prima al ripristino di una relazione diretta tra Reggio Calabria Centrale e Taranto sulla Jonica (seppur effettuata con materiale rotabile non adeguato), successivamente al blocco del piano di right sizing di RFI, ed è culminata con l’avvio della cosiddetta “Cura del Ferro” del Suo predecessore, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio. La Regione Calabria stessa, che per decenni ha investito esclusivamente nel trasporto su gomma (ci sia permesso di dire che ciò è avvenuto molto spesso per motivazioni prettamente clientelari!), ha invertito la rotta, grazie ad un Assessore alle Infrastrutture, il Prof. Roberto Musmanno, che si occupa di sviluppo dei servizi e delle infrastrutture ferroviarie, dell’intermodalità e della mobilità dolce all’interno del territorio calabrese.
Come Le sarà noto, infatti, è attualmente in corso un grande piano di rinnovo di tutta la Ferrovia Jonica, per la quale sono stati stanziati dal CIPE ben 500 milioni di Euro necessari alla velocizzazione della linea in questione con contestuale istituzione del Rango C di velocità, mentre da giorno 10 giugno inizierà ciò che da decenni la Calabria attende: l’elettrificazione dell’intera ferrovia costiera da Sibari a Melito di Porto Salvo, oltre alla trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale. Il primo tratto che verrà interessato dai lavori di elettrificazione, è proprio il Sibari – Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale: finalmente, entro massimo due anni, grazie alla possibilità di utilizzo di locomotori elettrici dotati dei specifici sistemi di controllo porte delle vetture InterCity, potremo tornare a viaggiare da Crotone a Milano Centrale a bordo di un treno notturno, e non costretti ad utilizzare i bus o i vergognosi attuali InterCity per Taranto, spesso effettuati con le anacronistiche “littorine” Aln668, o comunque materiale rotabile regionale (quest’ultimo finalmente in corso di rinnovamento). Ma vogliamo di più, e ci batteremo anche per ottenere un collegamento Frecciargento tra Crotone, Catanzaro Lido e Roma Termini.
Ma al rilancio della Ferrovia Jonica, che va di pari passo con la velocizzazione e l’upgrade tecnologico della Ferrovia Tirrenica Meridionale tra Salerno e Reggio Calabria, la “Cura del Ferro” associa finalmente anche il ripristino delle tratte sospese di Ferrovie della Calabria, come la Catanzaro – Cosenza, grazie ad uno stanziamento di 8 milioni di Euro da parte del Ministero dell’Ambiente, destinati alla messa in sicurezza delle frane che hanno interrotto questa importante linea interna. 70 milioni, invece, sono destinati all’implementazione dei sistemi di sicurezza e rinnovo della linea, tra Catanzaro e Soveria Mannelli. Non dimentichiamo anche la valenza turistica di queste linee, come anticipato qualche rigo più in alto: la Ferrovia Silana è stata inserita, assieme ad altre 17 linee sul territorio nazionale, all’interno della Legge sulle Ferrovie Turistiche (128 del 9/08/17). Già oggi il servizio di treni a vapore sul tratto silano Moccone – San Nicola Silvana Mansio, che entro l’estate verrà prolungato fino a San Giovanni in Fiore, sta riscuotendo un successo che è ormai internazionale, e non solo di interesse locale e nazionale. E, gradualmente, l’intera linea da Pedace fino a Moccone verrà riattivata per finalità turistiche.
Ma, chiaramente, c’è ancora tantissimo da fare: ci sarà bisogno di costanza ed anni di serio lavoro per ritornare, per lo meno, alla situazione “pre-crisi” dei primi anni 2000, quando in linea di massima tutte le linee ferroviarie calabresi erano degnamente servite da collegamenti regionali ed a lunga percorrenza. Nel 2018, e soprattutto nei prossimi anni, assieme al ritorno dei servizi di tipo più tradizionale (in particolar modo ci riferiamo ai fondamenti treni del Servizio Universale, InterCity ed InterCity Notte), bisognerà lavorare per ottenere collegamenti Frecciarossa anche da Reggio Calabria verso il resto d’Italia, puntare fortemente allo spostamento del trasporto merci dalla gomma al ferro (e pensiamo ad “Autostrade Viaggianti” per esempio tra San Ferdinando/Lamezia Terme ed il Centro – Nord Italia, decongestionando dai TIR la A2 – Autostrada del Mediterraneo), pensiamo ad una seria pianificazione degli interscambi ferro/gomma, ma anche ferro/aereo e ferro/mare. Il rinnovo del materiale rotabile, inoltre, dovrà continuare ad essere una costante nei prossimi anni, specie per quanto riguarda il trasporto regionale e quello “universale”. Specie per quest’ultimo, infatti, vogliamo segnalare che da quasi venti anni non si investe più nel cosiddetto “materiale ordinario”, ovvero vetture InterCity con allestimenti vari (posti a sedere, cuccette, letto): si è puntato solo a complessi “bloccati” come elettotreni ed elettromotrici, sicuramente più versatili ma meno flessibili delle tradizionali carrozze, relativamente alle quali esistono sul mercato anche di ultimissima generazione e dotate dei moderni impianti Anti Incendio, obbligatori dal 2021. Ed a proposito di versatilità, da non dimenticare neanche la grande potenzialità dei servizi “Auto al Seguito”, soppressi nel 2010, che permettevano di trasportare la propria automobile a bordo di appositi carri aggregati ai mitici Treni Notte tra il Sud ed il Nord Italia e viceversa. Un servizio eccellente, specie nel periodo estivo, che consentiva tra l’altro di decongestionare la viabilità e, statisticamente, anche a ridurre l’incidentalità stradale che – tragicamente ricordiamo – provoca ogni anno circa 3000 vittime.
Insomma, discutere oggi di Ferrovie, significa discutere di futuro, economia, sviluppo sociale ed interscambi culturali. Vale per tutto il mondo, ed a maggior ragione vale per la Calabria, regione che proprio grazie ad una maggiore connessione attraverso la rete ed i servizi ferroviari, potrà uscire dal suo secolare isolamento.
Noi di Associazione Ferrovie in Calabria, comunque, siamo molto fiduciosi nel Suo operato, considerando che, da Contratto di Governo Lega – Movimento 5 Stelle, notiamo le seguenti affermazioni che condividiamo in toto: “È necessario inoltre favorire lo switch intermodale da gomma a ferro nel trasporto merci investendo nel collegamento ferroviario dei porti italiani. Per ciò che concerne il trasporto ferroviario regionale, un primo importantissimo passo da compiere per rispondere ad una esigenza di mobilità veloce, sicura e a basso impatto ambientale è rappresentato dall’ammodernamento nonché potenziamento delle linee ferroviarie preesistenti. La ferrovia dovrà essere in grado di rivestire nuovamente il ruolo di principale sistema di trasporto ad alta densità perché, attualmente; rappresenta l’unica soluzione di mobilità sostenibile per le medie e lunghe percorrenze, contribuendo ad alleviare i problemi di congestione dei pendolari, di sicurezza e di pressione ambientale.”

Per il raggiungimento di questi ambiziosi e necessari obiettivi, l’Associazione Ferrovie in Calabria sarà costantemente disponibile ad un confronto, propositivo e costruttivo, con il Ministero da Lei presieduto, certi che attraverso la cooperazione tra organi istituzionali ed associazioni presenti sul territorio, si possano raggiungere grandi risultati per il bene della nostra Calabria, e della nostra Italia.

Grazie per l’attenzione, ed un grande augurio di Buon Lavoro da parte di tutto il Direttivo e gli Associati di Associazione Ferrovie in Calabria!

Roberto Galati

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