Nel pomeriggio di ieri un imprenditore catanzarese si presenta presso la Stazione Carabinieri di Borgia per denunciare di essere stato vittima di truffa; è agitato e non si capacita di quanto gli sia accaduto. I militari lo tranquillizzano e lo invitano a descrivere nei particolari tutta la vicenda: l’uomo allora riferisce di aver messo in vendita, tramite un noto sito di annunci on line, un gommone di sua proprietà, custodito presso un’area di rimessaggio. Dopo pochi giorni dalla pubblicazione, un tizio lo contatta per aver informazioni su natante; si dimostra molto interessato tanto che viene intavolata una seria trattativa di vendita. I contatti avvengono tutti a mezzo telefono fino a quando i due si danno appuntamento per la mattinata di ieri presso il luogo di rimessaggio del natante. Sul posto giunge un uomo che, dopo aver ispezionato velocemente il gommone, della lunghezza di 9 metri circa, consegna al proprietario un assegno circolare dell’importo di euro 37.000, somma pattuita per la compravendita. Successivamente l’uomo va via, dicendo che sarebbe giunto un camion a prelevare il gommone. Effettivamente, poco dopo giunge sul posto un autoarticolato con a bordo altro soggetto il quale provvede a far caricare il gommone sul mezzo e ad allontanarsi. Alle ore 15:00 circa il denunciante recatosi in banca per cambiare l’assegno, scopre che lo stesso non era incassabile poiché oggetto di furto, e infatti il titolo viene trattenuto dall’Istituto di credito. Non c’è un minuto da perdere. La tempestività in questi casi fa la differenza. E così, appresi i fatti, i militari si pongono subito alla ricerca dell’autoarticolato su cui era stato caricato il gommone. Dalla visione delle immagini di videosorveglianza della zona in cui era rimessato il gommone, si riusciva ad identificare la targa dell’autoarticolato, risultato intestato ad una società dell’hinterland napoletano. Dopo aver identificato l’amministratore della società in C.R., napoletano cl. 61, pregiudicato, lo stesso veniva raggiunto dai carabinieri del posto ed interrogato su indicazioni dei colleghi di Borgia. All’esito dell’atto, si riusciva ad apprendere che l’autoarticolato, diretto a Napoli, era giunto nei pressi dell’uscita autostradale di Falerna. Per tale ragioni i Carabinieri di Borgia si avviavano verso la località indicata, chiedendo l’ausilio dei colleghi dell’Aliquota Radiomobile e della Stradale di Lamezia Terme che, poco dopo rintracciavano il camion nei pressi del punto indicato. Veniva quindi identificato l’autista in G.G., pregiudicato cl. 61 di San Giuseppe Vesuviano che, dopo aver aperto il telone sotto il quale era trasportato il gommone, negava alcuna responsabilità nella truffa riferendo aver avuto solo l’ordine di effettuare il trasporto. Al fine di prelevare il gommone dal camion per porlo in sequestro, si rendeva necessario l’intervento di 2 squadre dei VV.FF. di Catanzaro e Cosenza, i quali tramite l’utilizzo delle gru in dotazione, con non poca difficoltà, quando ormai era notte fonda, riuscivano a rimuovere il gommone e adagiarlo su un carrello, fatto giungere in loco dall’incredulo proprietario del natante che, posto in sequestro per gli accertamenti del caso, veniva affidato in custodia allo stesso proprietario, alquanto felice di essere tornato in possesso della sua barca. G.G. e C.R. venivano invece denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di truffa e associazione per delinquere, in concorso con altri da identificare. Le indagini sono tutt’ora in corso al fine di identificare altri soggetti facenti parte della medesima associazione e complici della truffa.

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