Del ruolo dei nuovi media, della scuola e delle istituzioni nel fronteggiare fenomeni e pericoli dell’era digitale si è parlato nel corso del convegno conclusivo del progetto “Educazione al Web e prevenzione del cyberbullismo”, finanziato dal Corecom Calabria (Comitato regionale per le comunicazioni) e  portato avanti dall’Associazione culturale “Inconsuete sinergie” nell’Istituto d’Istruzione superiore  “Enzo Ferrari” e nell’’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro”  di  Chiaravalle Centrale (Cz).

Ha manifestato la sua adesione convinta Elisabetta Zaccone, dirigente dell’Istituto d’Istruzione superiore “Enzo Ferrari”, rimarcando la valenza di questo tipo di progetti che integrano l’attività formativa della scuola, luogo nel quale i ragazzi trascorrono buona parte della giornata, ed evidenziando l’opportunità e la forza di costruire assieme.

Valerio Mazza, dirigente dell’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro” è intervenuto sull’importanza di un progetto afferente tematiche di stringente attualità. «Non occorre demonizzare i media», ma imparare a conoscerli e averne consapevolezza, a maggior ragione quando si tratta degli strumenti del Web caratterizzati da  interattività, immediatezza e rapidità.

Da Maria Patrizia Sanzo, presidente dell’Associazione culturale “Inconsuete Sinergie”, il resoconto di circa  due mesi di incontri con 950 studenti, dalla primaria alle  superiori,  tra Chiaravalle, Argusto,  San Vito sullo Ionio,  Olivadi,  Petrizzi e Palermiti.

L’educazione al Web, la Web reputation, la prevenzione del cyberbullismo, come riconoscere le fake news, la tutela dei minori nei media, questi gli argomenti affrontati durante il percorso formativo, rivolto anche a docenti e genitori.

Quattro gli esperti in campo: Giuseppe Iennarella psicologo, Maria Macrì docente, Maria Patrizia Sanzo giornalista e Maria Teresa Sanzo avvocato.

Nel corso del convegno sono stati anche comunicati gli esiti dei questionari anonimi rivolti agli studenti in relazione alla conoscenza degli strumenti del Web e alle abitudini  di utilizzo.

Giuseppe Iennarella, psicologo impegnato nel progetto si è soffermato sugli aspetti legati all’emotività dei giovani che si relaziono con  il complesso mondo di internet, rimarcando la necessità  e la difficoltà di riconoscere e gestire i propri sentimenti.

Un plauso al progetto ancora da Lorena Gullà, vice dirigente dell’Istituto d’Istruzione superiore “Enzo Ferrari” e dal contributo di una studentessa.

Tra gli interventi anche quello di  Maria Macrì, esperta, parte attiva del percorso formativo.

Le conclusioni sono state affidate a Frank Mario Santacroce, segretario del Corecom Calabria. Si  è soffermato sui «fenomeni distorsivi e pericolosi che possono condizionare il modo di vivere di un ragazzo», sui tempi di connessione sempre più prolungati, sul ruolo e le funzioni del Corecom Calabria, sul quadro normativo in riferimento alla tutela dei minori dei media e sulla volontà di proseguire con progetti che possano consentire ai ragazzi di rapportarsi in modo più sano e sicuro con la realtà di internet.

Indietro