Riceviamo e Pubblichiamo la nota stampa di Vincenzo Cilurzo ex presidente del consiglio comunale di Soverato La partecipazione consapevole alla vita politica cittadina, da sempre, rappresenta un momento dove la propensione al dibattito e la pluralità di idee e proposte si riflette inevitabilmente e positivamente sull’efficienza della macchina amministrativa nell’interesse della comunità.
Quello che stiamo vivendo da qualche tempo in città appare, però, del tutto inconsueto e atipico dal momento che è possibile osservare alcuni aspetti meritevoli di approfondita analisi e riflessione.
Viviamo, infatti, un contesto alquanto anomalo dove emerge, senza dubbio alcuno, la completa mancanza in seno al consiglio comunale di una forza di opposizione , in grado di svolgere il ruolo che gli compete, quel ruolo prezioso ed insostituibile volto, da una parte a controllare e vigilare sulla conduzione della pubblica Amministrazione, e dall’altra a proporre, rappresentare e sostenere i cittadini attraverso una adeguata informazione riguardo l’operato e gli atti posti in essere dall’Amministrazione. Il Consiglio Comunale, che storicamente si è sempre caratterizzato per minoranze qualificate pronte a dare battaglia su tutti i fronti, ha perso autorevolezza e prestigio, svolge in modo informale il proprio ruolo in una sala desolatamente vuota a dimostrazione del disinteresse della cittadinanza e la quasi totale assenza della maggior parte degli organi di stampa e televisivi e dove, ritengo, sia necessario ritrovare il giusto valore alle cariche istituzionali che lo compone.
Viviamo, poi, un contesto dove anche le forze di centro-destra da sempre maggioranza in città, e alle quali mi sento sempre politicamente legato, sembrano assecondare in toto con il loro silenzio, a parte qualche timida sortita preelettorale , l’azione di governo dell’attuale Amministrazione a guida PD che sembra, tra l’altro, avere una scarsa propensione all’ascolto.
Non si tratta di intervenire in modo preconcetto o strumentale riguardo l’operato dell’ Amministrazione ma di assumersi la responsabilità ed il compito di informare i cittadini riguardo l’operato della stessa mettendone in risalto ed evidenziando eventuali criticità concretizzando anche e soprattutto un’azione propositiva su soluzioni che sembrano essere estremamente circoscritte e che richiederebbero, al contrario, un minimo di coinvolgimento.
E a proposito di criticità l’impressione è che si sia prodotto una distorta visione della realtà dove i cittadini, in un contesto di inesistente dibattito politico, non hanno acquisito una chiara visione di quanto stia avvenendo politicamente e amministrativamente in città. Mi riferisco in particolare ad alcuni aspetti della gestione economico-finanziaria dell’ente che attraverso l’approvazione della rimodulazione del piano di rientro costringerà i contribuenti al pagamento dei tributi con le aliquote al massimo per i prossimi vent’anni. E poi, l’adesione allo SPRAR che porterà, non si comprende dove (sembra in un noto albergo della città) un numero imprecisato di richiedenti asilo che si spera sapranno integrarsi nel nostro contesto socio-economico, la demolizione del palazzo Bencivenni che comporterà la realizzazione, nell’area antistante l’ecomostro di un immobile sul quale graverà un aumento di volumetria del 40% , della cementificazione della Villa Comunale e Lungomare quando razionalmente sarebbe stato più opportuno proseguire l’opera di riqualificazione iniziata e con il “lungomare Giovanni Paolo II” (ricorderei finanziamento waterfront di 3.5 milioni di euro intercettato dall’allora amministrazione Taverniti), di parchi giochi, poco funzionali, realizzati senza le minime norme di sicurezza tali da garantire l’incolumità dei bambini, della realizzazione di gazebo ad uso commerciale impattanti senza alcuna linea guida che dia una impronta uniforme ed una identità e senza porre adeguata attenzione agli arredi urbani, del degrado e abbandono di alcuni siti di maggior pregio della città come l’orto botanico “Santicelli”, Via dell’Ippocampo, Piazza Cardillo e Centro Polifunzionale “F. Viscomi” a Soverato Superiore dove la delegazione, continua a rimanere chiusa ed inutilizzata, di marciapiedi che ancora si realizzano senza le rampe per i disabili a dimostrazione della poca attenzione nei confronti dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dei debiti fuori bilancio, incompatibilità e conflitto di interessi che molti amministratori avrebbero sugli strumenti urbanistici, di una identità che si sta via via perdendo.
In questo quadro, che definirei preoccupante, ritengo opportuno raccogliere l’appello del leader del movimento “Semplicemente Soverato” , Antonello Gagliardi, l’unico a seguire, senza soluzione di continuità, le dinamiche politiche in città per una partecipazione attiva e condivisa, al servizio della collettività.

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