Un divertente “Tressette con il morto” domenica scorsa al teatro Impero per l’ennesimo appuntamento con il concorso “Città di Chiaravalle Centrale”. In scena la compagnia cosentina “Incastrolibero” che ha reinterpretato la commedia di Jerry Petrosino con l’ottima regia di Aurelia Carbone. Alto gradimento da parte del numeroso pubblico che non ha lesinato applausi nel corso di due piacevolissime ore di spettacolo, capaci di imporre con l’arma dell’ironia una riflessione su temi particolarmente scottanti come il gioco d’azzardo, l’usura, la criminalità organizzata. Questi sono, infatti, i vertici del triangolo all’interno del quale si dipana la vicenda. Il protagonista è Alberto, giovane e promettente pittore, che dopo aver sperperato il suo denaro ed essere finito tra le grinfie degli usurai si rifugia in un sonno profondo e liberatorio. La sua mente, assillata da quel chiodo fisso, cade in un incubo. Questo è l’antefatto che lo spettatore scopre solo alla fine. Il film narrativo si svolge, infatti, al contrario. Alberto sogna che il grosso debito da pagare sia una «eredità» lasciata da suo fratello Alfonso, incallito e sfortunato giocatore di tressette, suicidatosi per sfuggire agli usurai che lo avevano in pugno. Pian piano la scena si popola di variegati personaggi che vivono situazioni diverse e intricate, dalla comicità esilarante, che hanno come punto centrale di riferimento Alberto e l’altro fratello Sebastiano. Alla fine un brusco risveglio riporta Alberto alla dura realtà quotidiana: non c’è alcun fratello morto e c’è invece ancora il debito che deve essere saldato quanto prima. Tutti i protagonisti assumono nella riconquistata realtà ruoli ben diversi da quelli che avevano nel sogno. Un risveglio cupo e amaro, come amara è la storia nella quale Alberto si trova coinvolto a causa della sua leggerezza. Non ci sono vie d’uscita, a meno che… Prossimo appuntamento domenica 8 aprile con la compagnia siciliana “Ettore Petrolini”.

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