GIRIFALCO – Approvato il Bilancio di previsione. Tanti i punti salienti del documento e delle pratiche inerenti ad esso approvate nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale. Molti gli aspetti importanti. Uno su tutti. Sono state confermate le aliquote Imu e Tasi nella misura degli anni precedenti e così anche gli altri tributi (Tosap, Pubblicità), e si è riusciti a ridurre lievemente la tassa sui rifiuti nonostante l’aumento delle tariffe regionali che, per altri comuni, ha comportato una lievitazione dell’imposta a carico dei singoli cittadini. Ma c’è di più. Al fine di offrire uno spiraglio ad un settore in profonda crisi, quale quello del commercio, l’amministrazione comunale ha ritenuto di prevedere per le nuove aperture di attività commerciali un abbattimento della Tari del 50 per cento per i primi due anni di esercizio.
Le pratiche relative al bilancio approvate sono le seguenti: la determinazione della misura annua degli interessi sugli omessi o ritardati versamenti di tributi; verifica quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza e alle attività produttive e terziarie per l’anno 2018; approvazione delle aliquote e delle detrazioni Tasi per l’anno 2018; approvazione delle aliquote e della detrazione Imu per l’anno 2018; regolamento per l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti (Tari); approvazione piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2018 ai fini dell’applicazione della Tari; approvazione delle tariffe Tari per l’anno 2018 (determinazione rate di versamento e modalità di riscossione per l’anno 2018); nota d’aggiornamento Documento unico di programmazione 2018/2020; approvazione del bilancio di previsione 2018/2020.
Piano Tari. La tariffa è articolata in una parte fissa ed una variabile; la parte fissa della tariffa deve coprire i costi fissi mentre la parte variabile deve coprire i costi variabili. E’ prevista, inoltre, una ulteriore articolazione tra utenze domestiche (costituite soltanto dalle abitazioni familiari) ed utenze non domestiche (che ricomprendono tutte le restanti utenze).
Partendo dai costi del Piano finanziario la determinazione delle tariffe viene effettuata applicando il metodo normalizzato di cui all’art. 1 del DPR n. 158/1999. Questo metodo è costituito da un complesso di regole e metodologie applicando le quali si perviene alla definizione dell’intera struttura tariffaria applicabile alle varie categorie di utenze.
Il metodo definisce innanzitutto le diverse categorie di utenze distinte in sei diverse classi per le utenze domestiche e in 30 tipologie di utenze non domestiche per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti.
Per determinare la tariffa la suddivisione dei costi tra utenze domestiche ed utenze non domestiche è stata effettuata secondo quanto stabilito dalle linee guide del MEF ed è stata determinata per differenza tra produzione globale annua di rifiuti e produzione annua delle utenze non domestiche, determinando la produzione delle utenze non domestiche in funzione dei coefficienti di produttività Kd per come stabilito dalla normativa.
Nella determinazione della tariffa delle utenze non domestiche inoltre, sono stati applicati coefficienti di potenziale produzione dei rifiuti (Kc e Kd) in misura prossima al minimo per quelle categorie per le quali il metodo normalizzato prevede elevati coefficienti di produttività; queste categorie sono la 22 (ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie), 24 (bar, caffè, pasticceria) e 27 (ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio). Per queste categorie abbiamo ritenuto opportuno applicare coefficienti di produttività prossimi al minimo viste le ridotte dimensioni aziendali e il modesto bacino di utenza prevalentemente locale che presuppone una esigua produzione di rifiuti, ma soprattutto in ragione delle ridotte quantità di rifiuto indifferenziato prodotte da tali categorie di utenze che regolarmente praticano la raccolta differenziata delle frazioni organica, vetro, multimateriale e plastica.
Per le utenze domestiche, considerato che la tariffa aumenta in funzione del numero dei figli, abbiamo preferito applicare coefficienti minori per le famiglie più numerose e quindi con più di 4 componenti. Quindi lo spirito è quello di aiutare il più possibile le nostre famiglie numerose in questo momento di crisi. Innanzitutto ci preme sottolineare che nell’anno 2017 abbiamo oltrepassato la soglia del 65% di raccolta differenziata, raggiungendo circa il 70% che ci consentirà di ottenere la massima riduzione della tariffa applicata dalla Regione Calabria sul costo da sostenere per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.
L’altro elemento di rilievo riguarda l’aumento delle tariffe che la Regione Calabria ha introdotto a decorrere dal 1° gennaio 2018 Con delibera della Giunta Regionale n. 584 del 23.11.2017, in rettifica della DGR n. 344/2017. Con questa delibera sono state definite le nuove tariffe determinate in funzione del quantitativo di raccolta differenziata; per i comuni, come Girifalco, con una percentuale di R.D. superiore al 65% la tariffa per lo smaltimento dell’indifferenziato sarà pari ad €. 112,00 per ogni tonnellata. Il Comune di Girifalco sconterà, pertanto, un aumento rispetto all’anno 2017 di €. 5,00 per ogni tonnellata smaltita. Per la frazione organica l’aumento per il 2018 sarà di €. 11,39 a tonnellata, in quanto la tariffa da corrispondere per ogni tonnellata conferita sarà di €. 104,00 a fronte di €. 92,61 corrisposti fino all’anno 2017. Nonostante l’aumento dei costi di smaltimento per l’anno 2018 il Piano finanziario prevede un costo complessivo del servizio risotto di circa 7 mila euro rispetto a quello dell’anno precedente, per effetto degli introiti che deriveranno dalla cessione della parte differenziata ai consorzi di filiera con i quali sono in corso le stipule delle convenzioni. Naturalmente a ciò corrisponderà una leggerissima riduzione della tassa per i cittadini, ma sicuramente abbiamo scongiurato l’aumento che sarebbe dovuto derivare dall’aumento delle tariffe regionali.
BILANCIO 2018-2020. Sono state confermate le aliquote Imu e Tasi nella misura degli anni precedenti e così anche gli altri tributi (TOSAP, Pubblicità), e siamo riusciti a ridurre lievemente la Tassa sui rifiuti
Passando all’analisi dei dati del bilancio, lo schema che sottoponiamo per l’approvazione, evidenzia, dal lato delle entrate, che quelle principali continuano ad essere rappresentate dalle consuete entrate.
Ritroviamo quindi:
1) Il fondo di solidarietà quantificato in 918 mila euro circa per come comunicato dal Ministero.
2) L’Imu: Il gettito è stato stimato in 550 mila euro stimata sulla scorta degli incassi dell’anno precedente e tenuto conto dell’allargamento di base imponibile per effetto dei fabbricati cosiddetti fantasma per i quali l’Agenzia del territorio (ora Agenzia Entrate) ha provveduto ad accertare ed attribuire le rendite. Il gettito previsto è stanziato al netto del gettito ad aliquota base sui fabbricati di categoria “D” per i quali l’Imu è incassata dallo Stato.
3) La Tari: il gettito è stimato partendo dal Piano finanziario dei costi del servizio di gestione dei rifiuti in funzione del quale il Consiglio Comunale approva le tariffe, comunque in misura tale da coprire il 100% del costo del servizio. Nella stima si è tenuto conto della quota dell’addizionale provinciale del 5%. L’importo iscritto in bilancio ammonta ad €. 795.000,00.
4) L’addizionale Comunale Irpef confermata nello stesso importo di 273 mila euro definito lo scorso anno, non avendo modificato le aliquote
5) I contributi, che un tempo costituivano la risorsa principale del bilancio sono ormai molto ridotti. Sono state iscritte le somme che saranno erogate erogato dallo Stato a parziale copertura del minor gettito Imu sui fabbricati di categoria “D” , delle abitazioni principali dei pensionati iscritti all’Aire, per l’acquisto dei libri di testo scolastici, nonché l’erogazione di cui al D.L. 193 2016 Art. 12 Comma 2 (per gli ospiti del centro accoglienza Sprar). Sono stanziati inoltre le somme che la Regione Calabria rimborserà a parziale copertura delle rate dei mutui contratti ai sensi delle leggi regionali 13 e 24. Infine è prevista il contributo di €. 236.468,00 che erogherà il Ministero per il mantenimento dello Sprar che ha accolto il progetto comunale presentato lo scorso mese di dicembre.
Le entrate extra tributarie confermano che la maggiore risorsa è quella derivante dall’incasso del canone dell’acqua. La novità in termini di risorse extra tributarie è rappresentata dalla iscrizione delle royalty che dovrà corrispondere la Parco Eolico Girifalco nei confronti della quale è stato instaurato l’arbitrato che auspichiamo si concluderà entro la fine dell’anno. Tuttavia, prudenzialmente, questa somma è stata totalmente accantonata nel fondo crediti di dubbia esigibilità, per cui non potrà essere utilizzata fino a quando l’incasso non si concretizzerà.
Sono previste, inoltre, le somme che saranno corrisposte dalla società che gestisce la centralina idroelettrica, nonché l’importo di 110 mila euro che annualmente e per venticinque anni sarà corrisposto, a titolo di mitigazione ambientale, dalla società che ha costruito sul territorio comunale il parco fotovoltaico.
Dal lato della spesa il 50% è assorbito dal fondo crediti di dubbia esigibilità, mentre circa il 12 % delle risorse sono destinate alla spesa del personale; percentuale che, comunque, non può considerarsi elevata tenuto conto che i dati medi a livello nazionale sono molto più elevati La spesa del personale tiene conto dei 3 pensionamenti (due dei quali già definiti), delle assunzioni programmate nonché della spesa per il rinnovo del contratto degli enti locali approvato il mese scorso.
Il resto della spesa riguarda quella per i servizi e per il rimborso dei prestiti. In tali spese rientrano tutti i costi per prestazioni di servizi rese da terzi e per il pagamento delle utenze. Tra queste spese l’incidenza maggiore è rappresentata dal costo per la raccolta dei rifiuti il cui costo è di oltre 800 mila euro ed a seguire quello per la fornitura di acqua la cui spesa è stata stanziata in bilancio per 266 mila euro.
E’ stata stanziata la somma per il pagamento delle spese per l’illuminazione pubblica di 220 mila euro. Le altre somme di rilievo riguardano quelle per il servizio mensa scolastica per il quale è prevista una spesa di 85 mila euro.

Passando ad analizzare le risorse e spese di parte capitale sono previste le risorse derivanti dal rilascio dei permessi di costruire, dall’alienazione di terreni, nonché le risorse che deriveranno dalle concessioni novantanovennali di lotti all’interno del cimitero comunale su cui gli assegnatari potranno realizzare loculi.
Queste risorse saranno impiegate per:
– Interventi edificio scuola elementare €. 6.000,00
– Contributi opere di culto €. 2.500,00
– Ammodernamento impianto P.I. €. 5.840,00
– Acquisto attrezzatura cucina refettorio €. 3.000,00
– Manutenzione straordinaria Palatenda €. 2.000,00
– Intervento serbatoio €. 7.500,00
– Manutenzione straordinaria fogne e rete idrica €. 32.509,00
– Manutenzione straordinaria depuratore €. 10.000,00
– Manutenzione straordinaria strade €. 30.000,00
– Interventi cimitero comunale €. 61.000,00
– Marciapiedi corso Migliaccio €. 15.000,00
Totale €. 175.349,00

Le somme stanziate in bilancio relative al Piano delle Opere Pubbliche riguardano quelle per le quali è già stato pubblicato il decreto di finanziamento e cioè la “l’adeguamento sismico della sede comunale” e “l’adeguamento sismico dell’ex Frenocomio. Le altre somme stanziate inserite nel Piano afferiscono alla “ristrutturazione del campo sportivo di calcio” e “l’intervento nel centro storico con la pavimentazione di via Marconi” finanziati con mutuo, rispettivamente di €. 150.000,00 ed €. 180.000,00; Riguardo al mutuo di €. 180.000,00 la Regione Calabria ha concesso un finanziamento di €. 100.000,00 che corrisponderà in quote annuali di €. 5.500,00 a copertura delle rate del mutuo.

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