Roma,  – Intanto i pentastellati si godono la vittoria e esultano, parlando di “risultato storico” e affidando al Movimento il ruolo di “pilastro della legislatura”. Alessandro Di Battista mette subito in chiaro: “Ora tutti i partiti dovranno venire a parlare con noi, alle nostre condizioni di trasparenza”. Un messaggio rivolto sia agli avversari politici che ai piani alti istituzionali. Dalle parole di Di Battista si evince, infatti, che i pentastellati si attendono di tenere in mano il boccino, con tutto cio’ che ne deriva. Le altre forze politiche, pero’, frenano e prendono le distanze, ad eccezione di Leu: “Il Pd non e’ interessato a un governo con i 5 Stelle. Non e’ questione di antipatia o simpatia ma il M5S ha proposte incredibili”, scandisce il dem Ettore Rosato, che ribadisce: “Staremo all’opposizione”. Stesso discorso in casa Forza Italia, con Paolo Romani che si spinge a garantire anche per la lealta’ della Lega: “Non penso che la Lega si metta a fare una intesa con i 5 stelle, l’accordo con il centrodestra e’ forte”. Ignazio La Russa esclude un accordo tra FdI e M5s: “L’incompatibilita’ nasce dalla natura dei due partiti”, sottolinea. Quanto ad un’eventuale accordo Lega-M5s, l’esponente di FdI lo definisce
“improbabile”. Dalla Lega nessun commento, solo un tweet di Matteo Salvini che si limita a scrivere a lettere maiuscole “Grazie”. Poi il fedelissimo Giancarlo Giorgetti che spiega: “parleremo prima con i nostri alleati. sappiamo cosa dobbiamo fare”. Leu, invece, non e’ cosi’ netto nell’escludere possibili avvicinamenti con i 5 stelle: “Quello che dice Di Battista ha un suo fondamento, e’ un tema che interroghera’ anche il Pd”, osserva Alfredo D’Attorre, che aggiunge: “Con questi dati e’ difficile fare un governo senza parlare con i grillini. Ora tutti, anche il Pd, deve valutare se dobbiamo spingere M5s ad aprire alla Lega o dobbiamo valutare altre soluzioni”. (AGI)

Indietro