Deteneva cocaina nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per di più con il braccialetto elettronico: l’attività illecita non è sfuggita ai Carabinieri della Stazione di Davoli, che ieri mattina, nel corso di un ampio servizio di controllo del territorio predisposto dalla Compagnia di Soverato in occasione del piano d’azione “Focus ‘ndrangheta”, lo hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di P.F., 28enne originario di Davoli, già gravato da precedenti specifici, figlio del più noto P.F., allo stato detenuto, ritenuto esponente di vertice della cosca di ‘‘ndrangheta “Sia-Procopio-Tripodi”. In particolare, all’esito di un’accurata perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti 30 grammi di cocaina, suddivisa in 5 ovuli, 8 grammi di sostanza da taglio e un bilancino di precisione, tutto occultato in un borsello di colore nero, custodito nella specchiera del bagno. Il suddetto materiale è stato sottoposto a sequestro, mentre il P. all’esito delle formalità di rito, è stato nuovamente ristretto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
Nel medesimo contesto, un 35enne di Soverato, invece, è stato tratto in arresto per furto aggravato di energia elettrica, poiché, nel corso di un controllo esperito unitamente a personale specializzato dell’Enel, è stato accertato un allaccio abusivo all’energia elettrica, realizzato mediante appositi cavi conduttori, sottoposti a sequestro. L’arresto è stato convalidato dal G.I.P. di turno presso il Tribunale di Catanzaro, che non ha disposto ulteriori misure nei confronti del soggetto.
Particolare attenzione è stata dedicata anche ai reati in materia di armi, deferendo in stato di libertà due soggetti di Davoli e Argusto, per omessa custodia di armi, con conseguente sequestro di due fucili da caccia calibro 12, una carabina ad aria compressa, tre pistole e relativo funzionamento, poiché è stato accertato il mancato rispetto delle norme inerenti la custodia, previste dal T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Infine, l’attività di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti, ha permesso di segnalare alla Prefettura di Catanzaro, quali assuntori, 3 soggetti di Soverato, trovati in possesso, all’esito di altrettante perquisizioni domiciliari, di oltre 10 grammi di marijuana e hashish.

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