Ruspe e operai nei pressi della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale testimoniano, in questi giorni, l’avanzamento dei lavori di riconversione dell’ex ospedale “San Biagio”. “Attività tecniche di sondaggio legate al progetto definitivo” spiega l’amministrazione comunale che ha posto la questione del rilancio del nosocomio come una priorità del proprio programma. Si ricorderà, del resto, la clamorosa battaglia dei mesi scorsi condotta in prima linea dal sindaco, Mimmo Donato, per sbloccare un iter burocratico che si era improvvisamente arenato nei meandri degli uffici della Regione Calabria. “I risultati continuano ad arrivare – dichiara il primo cittadino di Chiaravalle – e lo dimostrano i fatti. Siamo in contatto continuo con l’Asp di Catanzaro che ha la ferma intenzione di condurre in porto l’opera nei tempi previsti. Riteniamo tutti univocamente, infatti, la Casa della Salute fondamentale per la nostra città e l’intero comprensorio”. Lo scenario di fondo del progetto inquadra la Casa della Salute come un presidio di Distretto, all’interno del quale sono previste attività organizzate fra loro integrate nell’ambito delle cure primarie, al fine di realizzare la cosiddetta “presa in carico” del cittadino per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano a livello territoriale. La sua istituzione, quale struttura polivalente e funzionale in grado di erogare l’insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e i livelli essenziali di assistenza, è il risultato di una evoluzione delle politiche sanitarie e del quadro normativo che cercano di rispondere al processo di forte invecchiamento della popolazione, nonché alla crescente differenziazione e personalizzazione dei bisogni della salute e della domanda di servizi socio-sanitari. La Casa della Salute rappresenta, quindi, un nuovo modello per il Sistema sanitario, centrato sulla sanità territoriale.

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