Si è svolta in quel di Badolato borgo, dal 15 al 17 Dicembre, il quarto ed ultimo modulo della Scuola di Riuso promossa da CittadinanzAttiva e dai responsabili regionali operativi “Aniti” e “YoURBANmob”. Il progetto regionale della Scuola di Riuso, presentato ufficialmente lo scorso giugno alla Cittadella Regionale di Germaneto, aveva precedentemente tappa a Reggio Calabria, Mammola e Università della Calabria.  La “Scuola di Riuso” ha visto presenti, tra i propri partners e co-promotori: l’Agenzia del Demanio, il Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università della Calabria, la LegaCoop Calabria, i Comuni di Badolato e Mammola, l’Associazione Operatori Turistici “Riviera e Borghi degli Angeli”. Il modulo che ha animato per tre giorni il borgo di Badolato, ha visto la realizzazione di un corso di formazione intitolato “Economia e Comunicazione dei Luoghi – Imprenditorialità dei Beni pubblici inutilizzati” inaugurato dal discorso e dalla lezione del Prof.Paolella dell’UniRc. Il modulo badolatese si è articolato in tre giorni, tra workshop e conferenze, e si è tenuto all’interno della Sala Consiliare del Comune di Badolato con la partecipazione di una decine di persone tra esperti e tecnici, docenti universitari, corsisti e professionisti appartenenti alle varie categorie professionali del settore. Tra i relatori: Angela Robbe di LegaCoop Calabria; Adriano Paolella – Direttore scientifico della Scuola di Riuso e docente UniRc; Marco Ranieri – Bollenti Spiriti/Puglia, Bari; Dario Domante – Kcity/Milano; Marika Girardi – Bollenti Spiriti/Puglia, Bari; Roberta Franceschinelli – Fondazione Unipolis. In programma, tra seminari e gruppi di lavoro e studio, anche un tour-escursione nel centro storico di Badolato e tra i suoi beni pubblici inutilizzati, una visita speciale alla Comunità Mondo X e al Convento di Santa Maria degli Angeli (un’esperienza emozionante e dove in 30 anni la Comunita’ Mondo X ha lavorato incessantemente per ristrutturare e rivitalizzare un luogo incredibilmente fantastico, patrimonio di Badolato e della Calabria), una sessione finale aperta caratterizzata da testimonianze ed esperienze territoriali virtuose e da un confronto volto a consolidare il buon lavoro della Scuola di Riuso verso proposte strutturali regionali. Tra i corsisti registriamo qui, a chiusura del progetto, le dichiarazioni di Francesca: congratulazioni sul percorso avviato che, mai come in questo periodo a mio parere, si rende necessario per rendersi parte attiva contro lo “spreco” e nell’intenzione di sentirsi sempre più comunità contribuendo a realizzare attività su misura per le esigenze collettive. E di Antonio: la scuola è stata una scoperta, un motore di ricerca di usi e reti che torneranno utili in futuro. In pratica il Google del riuso!

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