Una sola parola per definire tutto ciò: incredibile!
Una tratta ferroviaria per la quale ci siamo battuti (non da soli) per anni, di fondamentale importanza, ma oggi percorsa solo da pochi treni merci, da due coppie di InterCity (se così possono essere definiti) e da due coppie di treni Regionali tra Sibari e Trebisacce, forse tornerà presto agli antichi splendori. Ci riferiamo alla tratto di Ferrovia Jonica tra Taranto e Sibari, quello “interregionale” a cavallo tra Calabria, Basilicata e Puglia, dove il trasporto ferroviario è stato quasi integralmente autosostituito nel dicembre 2012. Una triste parentesi, una delle tante, che abbiamo cercato di contrastare con i pochissimi mezzi che avevamo all’epoca.
Il momento della svolta, che comunque sottolineamo essere ancora allo studio, è stata la giornata del 13 novembre. Si è tenuta infatti a Taranto una riunione tra gli Assessori regionali competenti in tema di trasporto ferroviario delle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria, per discutere di una proposta relativa all’istituzione di servizi interregionali nella tratta ferroviaria in questione. Erano presenti gli assessori Antonio Nunziante (Regione Puglia), Nicola Benedetto (Regione Basilicata) e Roberto Musmanno (Regione Calabria). Presenti anche gli onorevoli Cosimo Latronico (principale promotore del ritorno del trasporto su rotaia tra Sibari e Taranto, assieme alla deputata calabrese Enza Bruno Bossio) e Ludovico Vico. In occasione di questo incontro, è stata illustrata una proposta di offerta ferroviaria elaborata da Trenitalia, che prevede l’istituzione di 7 coppie di treni Regionali tra l’importante snodo pugliese e Sibari. Durante l’incontro, dove è stato palesato un forte interesse (finalmente!) da parte di tutte e tre le Regioni relativamente a questo servizio, è stata condivisa l’esigenza di elaborare una soluzione più articolata e dettagliata, che sia in grado di cogliere le esigenze di mobilità del territorio, non trascurando anche le potenzialità di un servizio di mobilità turistica.
A proposito di turismo e marketing, su proposta della Regione Calabria nella persona dell’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, è stata condivisa ed approvata l’idea di denominare ufficialmente la Ferrovia Jonica come “Linea Ferroviaria della Magna Grecia”, e la proposta sarà avanzata al Ministero delle Infrastrutture ed al Gruppo Ferrovie dello Stato, congiuntamente da tutte e tre le Regioni interessate. Si tratta di una prima fase della realizzazione della nostra ormai ben nota proposta, lanciata in primis dalla sezione crotonese di Italia Nostra coordinata dall’attivissima Prof.ssa Teresa Liguori, nostra socia onoraria. Una ferrovia percorsa da treni attraverso i quali raggiungere, oltre che i luoghi di lavoro e di studio, tutti i principali siti archeologici magnogreci e romani della fascia jonica, che per una curiosa (ed allettante) coincidenza, si trovano tutti a pochi metri di distanza dagli altrettanto storici binari Jonici. Ci riferiamo ai siti archeologici di Kaulon (nei pressi di Monasterace), di Casignana (a poca distanza da Bianco), Roccelletta di Borgia, gli scavi di Sibari, ed ovviamente il Museo Archeologico di Locri, che tra l’altro è stato la destinazione del nostro “Viaggio della Magna Grecia” del 5 marzo dello scorso anno, da Crotone a Locri, in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie non Dimenticate.
Quella di oggi, quindi, è per noi una notizia anche molto emozionante, visto che, se si realizzerà a pieno, sarà il coronamento di una nuova battaglia, una delle più importanti e complesse, della nostra Associazione e di Italia Nostra! In attesa di ulteriori risvolti, che speriamo possano confermare prima di tutto il reperimento di risorse per l’istituzione dei servizi ferroviari tra Sibari e Taranto, vogliamo comunque lanciare alcune interessanti proposte di organizzazione dell’offerta ferroviaria.
In queste ore abbiamo infatti discusso di ciò sul gruppo facebook di Ferrovie in Calabria, e siamo giunti alla conclusione che, probabilmente, sarebbe molto più utile un’offerta di treni tra Cosenza e Taranto e viceversa, senza rottura di carico a Sibari, andando ad unificare i servizi Cosenza – Sibari e viceversa già esistenti, con i futuri Sibari – Taranto e ritorno. Ovviamente treni effettuati con materiale rotabile elettrico, Minuetto o composizioni con E464 e vetture nelle fasce a maggiore frequentazione. In tal modo, quindi, nascerebbe anche un interessantissimo nodo a Cosenza, con coincidenze tra i Regionali Reggio Calabria Centrale – Lamezia Terme Centrale – Paola – Cosenza e ritorno, con i Regionali Cosenza – Sibari – Taranto e viceversa, ricreando così la maglia dei servizi ferroviari tra la Calabria Tirrenica e Taranto. A Sibari, ovviamente, i Cosenza – Taranto e ritorno, andrebbero a coincidere con i Regionali da/per Crotone/Catanzaro Lido, con possibile eventuale unificazione di questi ultimi treni, con alcune coppie di collegamenti Catanzaro Lido – Reggio Calabria Centrale e ritorno. In tal modo, Sibari diventerebbe il nodo di interscambio tra i servizi da/per Taranto e quelli da/per Catanzaro Lido/Reggio Calabria via Jonica, mentre Cosenza quello tra i servizi da/per Taranto e quelli da/per Lamezia Terme Centrale/Reggio Calabria Centrale via Tirrenica.
Una cosa è certa: se le risorse, come si spera, verranno reperite…nei prossimi mesi per noi “smanettoni” di orari e servizi ci sarà da divertirsi, ma soprattutto ci sarà da festeggiare per le popolazioni joniche, per le quali, forse, la spirale negativa nel campo del trasporto ferroviario sta per invertirsi.

Roberto Galati
Associazione Ferrovie in Calabria

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