Il personale della Squadra Mobile, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia ed alle Unità Cinofile della Questura di Vibo Valentia, nell’ambito delle attività di contrasto al crimine diffuso ed in particolare al traffico di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, B. F. cl 84, con precedenti per furto e per violazione della legislazione in materia di sostanze stupefacenti, poiché a seguito di perquisizione domiciliare e personale, veniva trovato in possesso di gr 260,17 lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina e anfetamina e di una pistola BERETTA m. 71, con matricola abrasa, calibro 7,65, illegalmente detenuta. L’arresto si inquadra nell’ambito di una più ampia e articolata attività di controllo straordinario del territorio effettuata nella zona di Viale Isonzo, notoriamente frequentata da soggetti dediti allo spaccio degli stupefacenti. In tale contesto, il personale di polizia si recava presso l’abitazione del uomo, al fine di effettuare una perquisizione domiciliare e, giunto sul posto, notava l’uomo, sull’uscio di casa, che alla vista della polizia, entrava repentinamente nell’appartamento tentando di chiudere la porta di ingresso dell’abitazione in modo da bloccare l’ingresso degli agenti. A quel punto l’uomo veniva seguito, raggiunto e bloccato in casa dal personale operante che notava che l’uomo teneva in mano una chiave che tentava di gettare dalla finestra del bagno, parzialmente aperta e prospicente il retro della casa. L’intervento fulmineo degli agenti vanificava l’intento dell’uomo di disfarsi della chiave che poi è risultata essere uno strumento utilizzato per aprire il vano ascensore in caso di emergenze e per effettuare interventi di manutenzione. Alla luce di ciò, una volta immobilizzato l’uomo, il personale di polizia, utilizzando la chiave recuperata, procedeva ad aprire il vano dell’ascensore verso il quale si era subito accesa l’attenzione  del cane antidroga MAX e, con l’ausilio dell’unità cinofila venivano rinvenuti, occultati nella parte superiore della cabina interna dell’ascensore, in un buco circolare adibito all’incasso dei faretti di illuminazione interni, un consistente quantitativo di droga, pari a 260,17 grammi tra cocaina, eroina e anfetamina, suddivisa in dosi di diverso peso, un bilancino di precisione, un calzino cosparso di peperoncino da cucina con all’interno una pistola marca Beretta, mod. 71, cal. 7.65, perfettamente funzionante, con matricola abrasa e una bustina con 8 proiettili. Accanto agli involucri di sostanza stupefacente, il personale operante riveniva delle bustine con all’interno del peperoncino, verosimilmente lì collocato per tentare di eludere i controlli antidroga effettuati con l’unità cinofila. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, si constatava che l’ascensore non era mai stato funzionante e che era bloccato tra il piano terra e il primo piano, posizionato in modo da essere facilmente accessibile da parte dell’uomo, abitante al primo piano con porta d’ingresso dell’ abitazione a non più di un metro di distanza dal nascondiglio segreto ed unico possessore della chiave di accesso così da avere la immediata ed esclusiva disponibilità del vano, utilizzato come ricovero per la sostanza stupefacente e per l’arma. B. F. veniva quindi dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Catanzaro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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